Sostegno all’editoria locale, in Umbria legge entro novembre
“Una legge importante che prevede risorse per oltre 630mila euro a sostegno delle imprese che operano nell’informazione locale, un settore che anche in Umbria attraversa una lunga e pesante crisi. Una normativa nuova che premia la qualità dell’informazione e del lavoro giornalistico e che arriva in un momento in cui si profilano pericolosi segnali di attacco alla libertà di informazione”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (PD) commenta l’approvazione, avvenuta ieri in Prima Commissione (da lui presieduta), del disegno di legge ‘Norme in materia di sostegno alle imprese che operano nell’ambito dell’informazione locale’ (https://goo.gl/Wbz2CE).
Smacchi sottolinea che il disegno di legge, “la cui qualità pone l’Umbria all’avanguardia tra le regioni, è stato migliorato dopo il confronto e il lavoro che ha impegnato la prima Commissione, l’assessore, i tecnici dell’Esecutivo e dell’Assemblea, e tutti i soggetti interessati.
Tante le novità introdotte, tutte finalizzate a valorizzare e sostenere l’offerta del complesso e variegato sistema dei media umbri, i livelli di occupazione e la professionalità degli operatori. Martedì 27 novembre – ha aggiunto – l’atto sarà in Aula per l’approvazione definitiva, permettendo all’Esecutivo di rendere disponibili una parte delle risorse già in questo scorcio di anno 2018. I bandi con i quali saranno erogati i fondi – ha spiegato Smacchi – premieranno quanti, in questi anni, hanno continuato a sostenere l’occupazione di giornalisti, operatori, tecnici e amministrativi del settore”.
“Il disegno di legge – rileva Smacchi – interviene su un settore che è in grande sofferenza ormai dal 2007. Basti solo pensare che la stampa quotidiana negli ultimi dieci anni ha perso ricavi per il 53 per cento; il 20 per cento (su poco più di 250) dei giornalisti umbri con contratti di lavoro dipendente sono in disoccupazione o in cassa integrazione; numerosi i posti di lavoro persi da tecnici e amministrativi delle imprese di informazione in crisi; in molte redazioni è applicato il contratto di solidarietà. E l’Umbria, negli ultimi anni – conclude -, ha perso due quotidiani regionali e una televisione locale. Un quadro preoccupante che merita un’attenzione sempre più forte da parte di tutte le istituzioni”