Terremoto, i rilievi della Cna al processo di ricostruzione: “Serve meno burocrazia”. Convegno gremito dalle piccole imprese interessate al cambio di passo
PERUGIA – Fare il punto sui tempi, sulle risorse e sulle procedure per la ricostruzione nel centro Italia a oltre sei mesi dall’inizio del sisma. In una sala gremita da circa 300 imprese del settore delle costruzioni provenienti da tutta la regione, chiamate all’appuntamento (Perugia, 2 marzo 2017, ndr) dalla Cna dell’Umbria, sono stati tanti e cruciali i temi posti ai rappresentanti istituzionali invitati a dare risposte e a fare chiarezza.
Assente la Presidente della Giunta regionale, trattenuta a Roma proprio da un incontro con il Commissario straordinario per il terremoto, è toccato ad Alfiero Moretti, dirigente della Protezione civile della Regione Umbria, rispondere alle domande delle imprese artigiane.
“Le questioni fondamentali sul tappeto sono quattro – ha esordito Pasquale Trottolini, responsabile regionale di Cna Costruzioni -, e riguardano l’Ufficio speciale per la ricostruzione di Foligno; la piattaforma informatica per la gestione delle pratiche di ricostruzione; i tempi dei pagamenti alle imprese e, infine, i requisiti richiesti per l’esecuzione dei lavori. Sull’ufficio per la ricostruzione – prosegue Trottolini – vorremmo rassicurazioni sull’operatività e sapere se verranno aperte sedi distaccate, a cominciare da Norcia. Anche rispetto alla piattaforma informatica vorremmo sapere se è stata istituita a tutti gli effetti. Un altro aspetto di primaria importanza riguarda le garanzie per le imprese che i lavori eseguiti verranno pagati entro i termini di legge. Cna Umbria è favorevole al sistema del credito di imposta individuato dal Governo, perché crediamo che fra tutti sia il più adatto a garantire trasparenza e velocità. Però sappiamo che in altri territori interessati da eventi sismici nel recente passato, questo stesso meccanismo non ha impedito che alcune imprese fallissero proprio a causa di gravi ritardi nei pagamenti. Dobbiamo assolutamente scongiurare che questo accada: il settore delle costruzioni ha già versato un pedaggio pesantissimo durante gli anni della crisi, con oltre 1.500 imprese e qualcosa come 12mila occupati persi. Poi – ha proseguito Pasquale Trottolini – c’è la questione relativa ai requisiti previsti per le imprese impegnate nella ricostruzione, a cominciare dall’antimafia. Il problema non riguarda tanto il possesso dei requisiti, sui quali siamo d’accordo perché è nostro interesse che tutto avvenga nella massima legalità, quanto invece la lentezza delle procedure per il riconoscimento degli stessi. Infatti, ad esempio, tra la domanda di iscrizione all’anagrafe antimafia e il rilascio del nulla osta passa ancora molto tempo: è impensabile che imprese in possesso dei requisiti richiesti non possano partecipare alle gare solo a causa della lentezza nel rilascio della certificazione antimafia. Per finire – conclude Trottolini – vorremmo sapere per quando è prevista l’ordinanza sulla ricostruzione pesante, che dovrebbe completare il quadro normativo di riferimento”.
Dal responsabile della Protezione civile per l’Umbria, Alfiero Moretti, sono arrivate ampie rassicurazioni su tutte le questioni sollevate, a cominciare dalla piena operatività del centro speciale per la ricostruzione di Foligno fino all’implementazione della piattaforma informatica per velocizzare le procedure di iscrizione delle imprese. Sulla questione dei pagamenti Moretti ha assicurato che il sistema individuato garantisce le imprese, prevedendo anche l’azzeramento della parcella per il direttore dei lavori che ritardasse la “certificazione” dei lavori eseguiti. Dopo aver ricordato che quella in corso è la più grave e complessa emergenza sismica da molti decenni a questa parte per estensione territoriale, numero di abitanti coinvolti e frequenza/potenza delle scosse, Moretti ha annunciato che l’ordinanza sulla ricostruzione pesante da parte del commissario Errani è prevista a giorni.
“La calamità che ha investito questo territorio – ha concluso Trottolini – deve diventare l’occasione per affermare una volta per tutte la cultura della prevenzione e messa in sicurezza del patrimonio immobiliare, ancor più di quanto è avvenuto dopo il 1997, quando pure le nostre imprese hanno dimostrato di aver fatto un ottimo lavoro: prova ne è che nessuna vita umana è stata persa. L’esperienza acquisita dal sistema delle nostre imprese, i nuovi materiali disponibili, nuove tecniche e soluzioni innovative possono aiutarci a fare ancora meglio. Ciò consentirà anche un forte rilancio del settore delle costruzioni”.
Al termine della discussione si sono svolti i lavori dell’assemblea elettiva di Cna Costruzioni, che ha eletto alla presidenza Mirco Papa e individuato i nomi dei portavoce per i diversi mestieri rappresentati all’interno dell’Unione: Massimiliano Sciattella per l’edilizia, Mirco Misciglia per il movimento terra/strade, Giuliano Montanucci per gli impianti termoidraulici, Silvano Scoscia per gli impianti elettronici e Stefano Stefani per quelli elettrici.