Terremoto, il messaggio dei sindaci al Parlamento: “Semplificare la ricostruzione”

NORCIA – Si insedia il nuovo Parlamento e i sindaci delle principali città colpite dal sisma spediscono un messaggio agli onorevoli. Il mezzo è l’Ansa, alla quale rispondono i primi cittadini di Norcia, Cascia e Preci, Nicola Alemanno, Mario De Carolis e Pietro Bellini.

Secondo i sindaci, serve un testo unico per la gestione dell’emergenza, la semplificazione dei passaggi amministrativi che portano alla ricostruzione e il sostegno alle imprese, oltre ad un nuovo piano della viabilità. “Il Governo che verrà – dicono all’Ansa – dovrà subito semplificare la macchina burocratica e permettere così alle zone terremotate di avviare la ricostruzione reale”. “Inoltre sarà necessario lavorare immediatamente a un testo unico per la gestione dell’emergenza in modo da concedere poteri alla Protezione civile, un documento che sia, quindi, anche in grado di pianificare la gestione degli impatti sugli spazi e sul paesaggio”. Tutti, inoltre, chiedono “misure concrete” per far ripartire l’economia dei territori, aiuti “per quelle aziende che dopo il sisma si sono di fatto paralizzate”.

Sul fronte istituzionale si registra l’interrogazione del consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) con cui si chiede un’accelerazione. “Siamo entrati nella fase operativa della
ricostruzione, sia pubblica che privata, ed occorre definire e condividere percorsi ed obiettivi tesi a velocizzare e semplificare il più possibile questi processi”. È quanto dichiara il consigliere regionale del Partito democratico, Andrea Smacchi, che annuncia la presentazione di una interrogazione alla Giunta per capire “quali azioni intende mettere in atto per riorganizzare e potenziare al meglio il servizio regionale rischio
sismico che lavora sulle pratiche edilizie della ricostruzione, viste le tante attese dei cittadini e delle nostre imprese”.

“Molte pratiche riguardanti autorizzazioni di costruzioni private nelle aree sottoposte a rischio sismico – spiega Smacchi – risultano bloccate da alcuni mesi. E questo malgrado i grandi sforzi da parte delle strutture regionali competenti per far fronte all’emergenza venutasi a creare dopo il sisma che a colpito il nostro territorio. Proprio per questo la Regione ha annunciato che a fine marzo sarà attivata la procedura per integrare il
personale deputato a vagliare le pratiche edilizie per questo tipo di permessi”.

“Ora – conclude Andrea Smacchi – occorre far presto viste anche le difficoltà incontrate in questi anni dal settore dell’edilizia e tutto il suo indotto. È necessario mettere in campo tutte le possibili azioni per potenziare il servizio regionale rischio sismico, velocizzando così le attività autorizzative e di ricostruzione nelle zone classificate a rischio”.

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