The Italian Best Companies a Montefalco su food e pet. Porzi: “Umbria forte nelle vetrine internazionali”
PERUGIA – Il cuore verde d’Italia diventa motore propulsivo per due settori strategici per l’economia grazie all’appuntamento The Italian Best Companies che ESG89 Group vuole dedicare proprio a due ambiti di eccellenza italiani.
Un importante momento di confronto tra offerta e domanda si svolgerà il 17 maggio al complesso monumentale di San Francesco a Montefalco.
Il primo Forum Economico di questo tipo, che coinvolge realtà nazionali e internazionali, a svolgersi in Umbriaa voler sottolineare potenzialità e importanza della regione in questi settori.
Con il Ceo di ESG89 Group, Giovanni Giorgetti ne discuteranno oltre ad altri prestigiosi ospiti e imprenditori, Antonio Carstulovich (general manager e marketing di Ferrarelle), Pier Giovanni Capellino (presidente Almo Nature), Massimiliano Tremiterra (direttore Ice Shanghai), Marco Raimondi (business insights director di IRI), Fabio Bernini(general manager di Befood) che coordinerà la tavola rotonda dedicata al Pet, Alessio Miliani (general manager di Fertitecnica Colfiorito) che coordinerà quella sul Food.
Il forum di Montefalco sarà l’occasione per fare il punto, anche attraverso importanti esempi virtuosi, sull’andamento del mercato Food & Pet 2017-2018 e per analizzare innovazioni e tendenze.
Si parlerà quindi di e-commerce e delle opportunità che può offrire, dei nuovi target di riferimento per questi importanti settori, di come cambia il marketing e di quali sono le previsioni occupazionali, indice sicuramente determinante per valutarne la salute e le prospettive.
Tra gli ospiti annunciati anche Alessandra Smerilli, docente stabile di Economia Politica alla Pontificia Facoltà “Auxilium” e autrice del libro ‘Benedetta Economia’.
A coordinare i lavori della giornata Olivia Tassara, giornalista di Sky Tg24.
“The Best Food & Pet sarà il primo Forum Economico in Umbria per conoscere le tendenze future dell’alimentazione per le famiglie e per i nostri cari animali. Capiremo dai capitani delle imprese più vincenti come cambieranno le modalità di distribuzione, i canali, il marketing, gli sbocchi occupazionali e i numeri di bilancio del 2017 e del 2018 e infine quanto la qualità sta rendendo più autorevoli le aziende – commenta Giovanni Giorgetti, Ceo di ESG89 Group – Ci darà anche lo spaccato della distribuzione geografica delle migliori società divise nei micro-settori. E poi il 17 a Montefalco una finestra sulle Best Companies dell’Umbria. Perché crescono, i fattori vincenti, le strategie future e tante curiosità fra imprenditori giovani e meno giovani, con poche donne al comando”.
ESG89 prevede già un calendario dei prossimi appuntamenti dedicati al Made in Italy: in autunno un esclusivo Forum dedicato al digitale, all’innovazione e alla finanza; a novembre il tradizionale appuntamento con l’Annuario Economico dell’Umbria e poi in primavera il Forum nazionale su lusso, benessere e turismo.
“Il The Best Food & Pet tornerà il prossimo anno sempre fra maggio e giugno – aggiunge ancora Giovanni Giorgetti – perché vuole diventare un appuntamento tradizionale in virtù del fatto che tali settori ricoprono sempre di più un ruolo trainante per la nostra economia”.
L’evento del 17 maggio è stato presentato mercoledì 18 aprile alla sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni, alla presenza della presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria, Donatella Porzi: “Sono orgogliosa di ospitare il lancio di questa iniziativa curata da ESG89 Group che vedrà riunirsi in Umbria il meglio dei settori Pet e Food per aprire le porte a nuovi orizzonti e collaborazioni commerciali. Un evento di carattere nazionale che ha scelto proprio l’Umbria, perché nella nostra regione, piccola geograficamente ma ingegnosa e piena di creatività, questi due settori stanno caratterizzando sempre di più l’economia. Per questo voglio ringraziare ESG89 Group e la sua grande sensibilità verso la nostra regione”.
“La caratteristica dell’Umbria – ha detto la presidente Porzi – è l’unicità dei suoi borghi e ospitare un evento del genere in Umbria è senz’altro motivo di soddisfazione. Sarà un appuntamento molto utile, che metterà insieme i massimi livelli su temi strategici verso i quali le nostre aziende stanno dimostrando coraggio, lanciando un messaggio forte. Relatori di straordinaria importanza, che ci permetteranno di lanciare il messaggio che serve per muoverci nelle vetrine internazionali con una maggiore sinergia, che trovano nella filiera la forza e la dimensione giusta”.
“Nell’anno del cibo italiano non è scontato ribadire l’importanza del cibo come ambasciatore di un territorio. Stiamo assistendo alla riscoperta di una cultura antica, ripensata, rivisitata e anche modernizzata grazie ad un impatto mediatico e social del cibo che macina numeri impressionanti. Paradossalmente è proprio questa vetrina, unita al fatto che l’esperienza del mangiare, a differenza di un acquisto su una piattaforma informatica o di una visione 3d di un museo, non è fruibile online, a rendere questo strumento un formidabile catalizzatore di attenzione e di promozione di forme nuove di turismo verso territori anche marginali e fuori dalle canoniche stagioni della vacanza. A questo bisogna aggiungere l’economia legata alla produzione e alla trasformazione del cibo, del vino e dell’olio, all’innovazione tecnologica di settore in cui siamo tra i protagonisti e ai servizi connessi – spiega Paolo Morbidoni, Portavoce nazionale Strade Vino, Olio e Sapori – E’ proprio in questo momento di espansione che c’è bisogno di una strategia unitaria, pensata, condivisa. Anche per questo abbiamo costituito il Coordinamento nazionale delle Strade del vino, dell’olio e dei sapori, mettendo insieme esperienze virtuose dal Trentino alla Sicilia. Per avere una voce sola su politiche nazionali di valorizzazione dell’enoturismo, condividere esperienze e mettere benzina su questo motore che ha bisogno di una visione di lungo periodo e di un lavoro a molte mani”.
“I prodotti enogastronomici sono una risorsa fondamentale non solo per le aziende che producono e vendono sui mercati. Ma sono determinanti per la promozione del territorio, un veicolo per far conoscere le nostre regioni, per attrarre pubblico – commenta Amilcare Pambufetti, Presidente del Consorzio Tutela dei Vini di Montefalco – Diciamo, sono il pretesto per incuriosire il turista che, partendo da un vino o da un’eccellenza della tavola, scopre l’immenso patrimonio storico, artistico e culturale che l’Italia offre. E l’Umbria, in questo senso, deve e può essere un esempio virtuoso perché ha tutte le carte in regola per inserirsi con autorevolezza in questo contesto. E’ su questo contesto che serve insistere e lavorare insieme in uno sviluppo integrato e attento. Ma la strada è quella giusta”.
“Il quadro congiunturale italiano è gradatamente migliorato con il motore della crescita ancora legato alle esportazioni. Seppur a ritmi moderati anche la ripresa dei consumi si sta protraendo (con una piccola frenata a febbraio) con la fiducia delle famiglie che ha evidenziato, da inizio anno, un relativo ottimismo. Si conferma sempre più l’orientamento della spesa dei consumatori italiani verso il Pet & Food che rappresentano il 68% della spesa media con un incremento del 2,3% rispetto al 2016 – analizza Alessio Miliani, general manager di Fertitecnica Colfiorito – Nel menu abituale degli italiani sono sempre più presenti nuove tipologie di prodotto, soprattutto legate ad ingredienti “salutistici” con lo sviluppo del premium e bio. Esiste inoltre una tendenza, sempre più importante, a contenere gli sprechi; infatti solo il 7% dei consumatori italiani non ricicla il cibo avanzato”.
“Il nostro settore Pet è stato caratterizzato, nel corso degli ultimi anni e in particolar modo nel 2017, da un forte dinamismo con alcune tendenze macroscopiche che stanno continuando ad affermarsi nei primi mesi dell’anno in corso; il giro di affari complessivo dell’alimentazione per cani e gatti si attesta intorno a 2.000 milioni di euro all’anno con una crescita a valore doppia rispetto alla crescita a volume – spiega Fabio Bernini, general manager di Befood – I nostri amici animali hanno visto raddoppiare la propria aspettativa di vita negli ultimi 30 anni: frutto del miglioramento delle cure veterinarie dedicategli ma anche, e su questo esprimo personale soddisfazione, della qualità di quello che l’industria del pet food mette a disposizione e di cui il 77% dei pet oggi si nutre. Non a caso l’85% dei Medici Veterinari italiani raccomanda ai possessori di pet la scelta di alimenti industriali, per la completezza delle integrazioni e la rispondenza alle specifiche esigenze del soggetto”.
“Il 2017 si è concluso con la gran parte degli indicatori macroeconomici italiani orientati in positivo, sancendo così la ripresa del sistema economico generale. Il clima sociale è stato relativamente più disteso. In questo contesto le vendite dei prodotti di largo consumo nella distribuzione moderna hanno terminato l’anno con un bilancio apprezzabile – sottolinea Marco Raimondi business insights director di IRI – Durante il 2017 i prezzi si sono rafforzati, soprattutto nell’ultimo trimestre, portando la media annua sul mezzo punto percentuale di crescita. Nonostante i rincari i consumatori hanno confermato la loro propensione ad immettere nel carrello della spesa prodotti di più alto valore. L’andamento positivo della distribuzione moderna ha visto i mercati Alimentari (incluso Pet & Food) e Bevande quali veri motori della crescita”.