Tre bollini rosa a Città di Castello e due a Gubbio-Gualdo Tadino: ecco gli ospedali a misura di donna della Usl Umbria1
Tre bollini rosa all’ospedale di Città di Castello e due a quello di Gubbio-Gualdo Tadino. Fondazione Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, riconferma la qualità del servizio dei due nosocomi dell’Usl Umbria 1 assegnandogli di nuovo i bollini rosa per il biennio 2022/23. Un riconoscimento che viene dato agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile ma anche quelle che interessano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere.
L’attività dei percorsi nascita – dove spiccano l’accoglienza, l’umanizzazione e la professionalità del personale – sono stati determinanti per l’assegnazione dei bollini rosa ai due ospedali dell’Usl Umbria 1 anche grazie alla presenza del parto attivo (donna in travaglio con la presenza del rispettivo partner nella stessa stanza), della partoanalgesia e ad altre tecniche non farmacologiche (parto in acqua, aromaterapia, cromoterapia, musicoterapia, massaggio e posizioni antalgiche), dello “skin to skin” (pelle a pelle tra la mamma e il neonato subito dopo il parto), il “rooming-in” (permanenza del bambino nella stessa stanza della madre fin da subito dopo il parto). Oltre al percorso materno-infantile altro elemento qualificante è l’esistenza del codice rosa, un codice virtuale del triage del pronto soccorso affiancato ai codici di priorità, che attiva un percorso di tutela e di accesso immediato riservato a tutte le vittime di violenza, in particolare donne, bambini e persone discriminate. L’ospedale di Città di Castello, inoltre, è sede di una delle Breast Unit regionali, che consente la presa in carico e la gestione delle donne con tumore al seno, fornendo assistenza altamente specialistica dalla diagnosi al follow-up di controllo.
I 354 ospedali premiati da Onda costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari e per la popolazione, l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate.
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei bollini rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 400 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene e Sanità Pubblica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari, ecc..).
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
A partire dal 10 gennaio 2022 sul sito www.bollinirosa.it sarà possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati.