Ussita, sequestrato campeggio che ospitava persone dopo il terremoto. Il sindaco Rinaldi, indagato, si dimette

Quando la ricostruzione diventa anche una lotta contro la burocrazia. E’ il caso di Uscita, dove il sindaco Marco Rinaldi (Pd) si è dimesso dopo che il Gip di Macerata ha firmato un decreto esecutivo di sequestro del camping ‘Il Quercione’, dove da anni sono posizionate 5 mobil house e un prefabbricato in legno, in quanto realizzati nell’area protetta del Parco dei Sibillini, inedificabile e in zona R 4. ”Tutta Ussita è in area protetta, questo vuol dire che la ricostruzione non si farà mai”, ha detto Rinaldi.

Il camping è una vecchia struttura degli anni Novanta, già oggetto di sanatoria, e ha ospitato, nel dopoterremoto, il personale di soccorso. Ora nelle strutture vi erano sistemati degli effetti personali di alcuni cittadini alloggiati sulle coste. Queste persone piangevano, quando sono arrivate le forze di polizia a mettere i sigilli – racconta Rinaldi, un ingegnere di 66 anni, fra i sindaci più attivi in questi mesi a difesa della propria comunità. La procura, che ha chiesto e ottenuto dal Gip il sequestro, gli contesta di aver consentito l’installazione delle mobil house e del gazebo in legno, oltre all’esecuzione di scavi, ”in una zona asseritamente vincolata da inedificabilità assoluta per essere inserita in area vincolata paesaggisticamente. Zona R4, e all’interno del Parco dei Monti Sibillini”.

Da qui il gesto delle dimissioni, con una lettera in cui si legge: “La ricostruzione di Ussita non potrà mai avere inizio né conclusione. Gran parte del territorio del Comune viene a trovarsi nelle medesime condizioni del camping Il Quercione, con la conseguenza che non un prefabbricato, non una casetta di legno, non alcun altro immobile, non un solo ripristino dei vecchi impianti sportivi, compreso il Palazzo del ghiaccio e la piscina, potranno mai essere messi in atto”. La lettera è già stata protocollata, ma, in base alla legge, Rinaldi ha 20 giorni di tempo per ritirare le dimissioni, evitando il commissariamento del Comune.

”A questo punto, che sussista o meno un intento politico volto alla desertificazione della montagna non ha più importanza”. Così il sindaco di Ussita Marco Rinaldi, che ha dato le dimissioni dopo il sequestro del camping Il Quercione da parte della magistratura, perché realizzato, molto prima del terremoto, in area protetta, all’interno del Parco dei Sibillini. ”L’impossibilità di ricostruire Ussita e gli altri Comuni situati all’interno del Parco – dice Rinaldi – diviene una certezza ove non muti il quadro legislativo che tuteli, in un ambito di straordinaria gravità come quello che ci coinvolge, anche la presenza umana inserita nell’ambiente naturale”. Il sindaco parla di una ”situazione stagnante, nella quale non intendo più trovarmi, e non intendo far trovare i miei concittadini, garantendo che la mia battaglia per difendere i loro diritti e per cercare di aiutarli ad uscire dal grave stato di disagio e di abbandono in cui versano continuerà con ancora maggiore incisività”.

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