Vertenza Perugina, incontro al Mise. Bellanova: “Altre tre settimane per l’accordo”. Ecco il piano per l’occupazione
PERUGIA – Fumata grigia al tavolo al Mise per la Perugina, con la partecipazione della presidente Catiuscia Marini, del sindaco Andrea Romizi e della viceministro Teresa Bellanova. L’esponente del Mise ha dato alle parti altre tre settimane per arrivare ad un accordo condiviso.
L’azienda spiega di aver ribadito l’impegno per Perugina attraverso il piano di rilancio presentato nel marzo 2016, che si caratterizza per innovatività, concretezza e responsabilità.
“Il piano infatti – spiega una nota dell’azienda – tiene insieme significativi investimenti economici (60 milioni in tre anni) per la riorganizzazione della produzione e lo sviluppo anche internazionale del business, con la presa in carico di tutte le persone interessate dal cambiamento del modello di lavoro, perseguendo soluzioni che non lascino alcun lavoratore privo di opportunità. L’azienda ha reso noto lo stato di attuazione del piano occupazionale a supporto dell’importante piano di investimenti: part time per 150 lavoratori; 80 ricollocazioni esterne in aziende del territorio in aggiunta alle 54 uscite già concordate, tre ricollocazioni in altre sedi del Gruppo. Tali soluzioni, tutte incentivate, su base volontaria e immediatamente realizzabili, riguardano già più di tre quarti dei lavoratori in esubero e testimoniano come la ricollocazione professionale sia entrata in una fase concreta”.
L’azienda si è inoltre dichiarata disponibile a valutare percorsi di accompagnamento alla pensione. “Raccogliendo quindi le sollecitazioni del viceministro Bellanova, Nestlé – dice – si muoverà per concretizzare le soluzioni individuate finora con l’obiettivo di avere risultati consolidati da presentare per la prossima riunione del tavolo In questo contesto, Nestlé Italia ha ribadito la centralità di Perugina e confermato che l’attuazione del piano di rilancio procede secondo i tempi e i modi annunciati”I.
«Il Gruppo Nestlé nel 2016 ha definito gli investimenti e il tempo per fare di Perugina un hub internazionale per la produzione di cioccolato premium – ha dichiarato Massimo Ferro, direttore Corporate Strategy Gruppo Nestlé Italia – L’innovativo piano per il rilancio del sito perugino rappresenta tuttora la miglior scelta per rendere sostenibile il business e prenderci allo stesso tempo cura di tutti i lavoratori impattati dalla trasformazione. Oggi abbiamo dimostrato, numeri alla mano, che con un piano responsabile e i giusti tempi è possibile arrivare ad una soluzione positiva in grado di unire la necessità di una riorganizzazione di un business e la tutela dei lavoratori coinvolti».
“L’auspicio che ci ha portati a decidere questo breve rinvio – hanno dichiarato la presidente ed il vicepresidente della Regione Umbria – è quello di poter giungere ad un avvicinamento delle posizioni e dunque arrivare ad un esito il più possibile soddisfacente per tutti. Come Regione abbiamo chiesto che vengano valutate con molta attenzione tutte le opzioni per lo sviluppo del sito produttivo di Perugia e la conseguente ricaduta sul territorio, in termini di qualità della produzione industriale, progetti e tenuta occupazionale. Abbiamo confermato, insieme al Governo, la disponibilità massima delle Istituzioni, già ribadita nei precedenti incontri, a valutare ogni possibile supporto pubblico con l’utilizzo di ogni strumento a disposizione. Massima attenzione – hanno concluso la presidente ed il vice-presidente – abbiamo chiesto all’Azienda ovviamente anche per quello che riguarda la gestione di questa fase, molto delicata, del confronto rispetto alle ricadute occupazionali della vertenza”.