Viabilità, monitoraggio della Pievaiola: in 48 ore 26mila veicoli
PERUGIA – E’ partito in questi giorni un nuovo sistema sperimentale di monitoraggio fisso del traffico lungo la SR 220 Pievaiola. Questo progetto nasce dalla collaborazione consolidata tra la ditta Sisas e l’Ufficio Sis ed espropriazioni della Provincia di Perugia con lo scopo di monitorare il traffico lungo le arterie più importanti della provincia. La tecnologia, fornito dalla Sisas, ditta produttrice del macchinario, è stata istallata nell’asfalto poco dopo la rotonda di Strozzacapponi, recentemente inaugurata, e in due giorni ha rilevato il passaggio di 26.400 autoveicoli. Un dato che fa capire bene quanto questa strada abbia bisogno di ulteriori interventi che portino all’alleggerimento del traffico e ad una maggiore sicurezza. “L’Ufficio Sis della Provincia di Perugia ha sempre lavorato con competenza e professionalità sul controllo e monitoraggio del traffico – ha detto Erika Borghesi consigliera con delega alla viabilità della Provincia di Perugia – avvalendosi di strumentazioni all’avanguardia. Questa mattina presentiamo il progetto sperimentale che sarà utile a verificare quanto le nuove strutture viarie che abbiamo realizzato, come la rotonda di Strozzacapponi e quella futura di Castel del Piano, snelliranno il traffico in questa zona. A questo proposito preciso che è stato firmato il contratto con la ditta che eseguirà i lavori per la realizzazione della seconda rotatoria e di una bretella che collegherà la Pievaiola alla SP 318. Questi lavori saranno accompagnati da un progetto importante, finanziato dalla Regione per 9 milioni di euro, per la messa in sicurezza e adeguamento della Pievaiola, una strada densamente trafficata, perché principale arteria di collegamento alla città di Perugia, che permette il raggiungimento dell’Ospedale e dell’area industriale di Sant’Andrea delle Fratte”. “Il macchinario – spiega Lanfranco Ghiani geometra della Provincia di Perugia – prevede il posizionamento di quattro sensori, affogati nell’asfalto, che utilizzano una tripla tecnologia ottica, infrarossi e magnetica e permettendo ai sensori di lavorare in tutte le condizioni atmosferiche (giorno, notte e neve). Le spie, collocate nell’asfalto, dialogano con una centralina alimentata da un pannello solare che invia i dati del traffico in tempo reale. Tramite questo macchinario è possibile rilevare la velocità e il tipo di traffico (mezzo pesante, leggero o furgone). I dati acquisiti vengono elaborato e permettono di capire il livello di sicurezza necessario sulla strada”.