Al Festival di Musica Classica di Castiglione del Lago va in scena la grande prosa del XX secolo

CASTIGLIONE DEL LAGO – Lunedì 14 a Palazzo della Corgna Anna Maria Ackermann, grande attrice napoletana della scuola di Eduardo de Filippo, porta al Festival “La voce umana“, un testo molto impegnativo scritto da Jean Cocteau nel 1930 e recitato dalle più grandi attrici internazionali. In Italia si ricorda l’interpretazione di Anna Magnani nell’omonimo episodio del film “L’amore” diretto da Roberto Rossellini nel 1948 e successivamente a teatro quelle di Anna Proclemer e Adriana Asti.

«Su consiglio della Direttrice Artistica Marzia Crispolti Zacchia ho deciso di affrontare questa sfida – ha spiegato la Ackermann – che Anna Magnani interpretò secondo me in maniera mirabile, pur subendo critiche malevole e antipatiche all’epoca, soprattutto per aver dato una lettura “troppo popolare” del testo. Ma Anna Magnani fu grandiosa e resta un modello forse inarrivabile anche in questa impegnativa sfida attoriale, una sfida che fa tremare i polsi anche ad un’attrice di esperienza come me».

Nel film di Rossellini l’unica attrice presente in scena è Anna Magnani, chiusa nella sua stanza impegnata in continue telefonate con l’ex amante che l’ha lasciata per un’altra donna. Tra attese snervanti e crisi di pianto, pregando che il telefono squilli o che il campanello suoni recando notizie dell’amato sfuggente, il fascino della pellicola si fonda su un’atmosfera chiusa, pesante e claustrofoba e si regge in gran parte sulle doti espressive della Magnani, quasi sempre in primo piano.

Nella seconda parte dello spettacolo verrà proiettato un cortometraggio, girato in questi giorni a Castiglione del Lago dal giovane regista Joakim Scheidegger insieme alla Ackermann e all’attore napoletano Raffaele Mancini.

«Non voglio svelare nulla in anticipo – ha detto il regista Scheidegger – per lasciare la sorpresa agli spettatori, ma vi assicuro che la sceneggiatura affronta la tematica dell’abbandono di Cocteau in maniera sicuramente molto originale».

 

Anna Maria Ackermann debutta in teatro con Eduardo De Filippo, interpretando ruoli di attrice giovane in numerose commedie da lui scritte e dirette.

In radio, negli anni sessanta, si distingue in alcuni radiodrammi e come ospite fissa alla trasmissione della domenica mattina Spaccanapoli. In televisione prende parte a numerosi sceneggiati, tra i quali si ricordano i “gialli” a puntate “Le inchieste del commissario Maigret”, “Sherlock Holmes: L’ultimo dei Baskerville”, “La donna di cuori”, “Un certo Harry Brent”, il dramma “Il cappello del prete” e “La Medea di Porta Medina”.

Per il cinema ha interpretato “La pelle” di Liliana Cavani, “I figli… so’ pezzi ‘e core”, “‘O Re” di Luigi Magni con Giancarlo Giannini e Ornella Muti.

Per il teatro sono da ricordare le sue interpretazioni in “Sorelle Materassi”, dal romanzo di Aldo Palazzeschi, “Sò dieci anne” di Libero Bovio, “Femminile napoletano” di Arnolfo Petri, su testi poetici di Salvatore Palomba, “Le sorprese del divorzio”. È stata protagonista anche di molti recital di poesia e prosa.

Dal 2009 collabora con il Festival della Letteratura di Narni diretto da Esther Basile

Nel 2011 presta la sua voce per lo spettacolo “Festa di Compleanno” di Angela Matassa e Giovanna Castellano diretto ed interpretato da Arnolfo Petri e presentato in prima assoluta al Teatro Belli di Roma. Oltre che all’attività di attrice, si dedica all’insegnamento di recitazione e dizione al teatro Totò di Napoli.

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