Assisi, sul bilancio “nodi” anche dalla maggioranza
ASSISI – Sul bilancio di previsione approvato nella seduta consiliare del 3 marzo continuano a fioccare distinguo e mal di pancia. La presidente del consiglio, Patrizia Buini che al momento della votazione si è astenuta, dice la sua e pone interrogativi pesanti come macigni; parla di un atto pre elettorale, ≪privo di consistenza economica, molte risorse non ci sono ma si spera si otterranno dalla vendita dei beni immobili, soprattutto è un bilancio che non è MAI STATO condiviso, NEMMENO SUL territorio….A Chi giova questo bilancio… Al futuro di Assisi oppure alla campagna elettorale di qualche prossimo candidato Sindaco?≫.
Anche il consigliere Franco Brunozzi (PDL) pone “una riflessione politica” sulla riapertura della piscina comunale e rivolgendosi all’esecutivo suggerisce di ≪ascoltare i cittadini ed individuare una soluzione concreta e definitiva all’annosa questione≫. Completamente soddisfatto, appare invece, il consigliere Freddii che sottolinea che questo bilancio 2016 sia un risultato ≪non semplice né scontato, che in tempi normali sarebbe già di per sé segno di buona amministrazione, diventa sinonimo di ottima amministrazione se si tiene conto degli ingenti tagli dei trasferimenti statali e regionali≫. Unico neo, dice Freddii, ≪l’inaspettata, inopportuna e non motivata astensione della collega Buini≫. Non ultima la posizione del capogruppo PD, Simone Pettirossi, che considera lo considera ≪un Bilancio senza idee e senza slancio fatto da una maggioranza al capolinea≫ dove, aggiunge, ≪ancora una volta, non vengono valorizzate le enormi potenzialità della città≫. Punta il dito, Pettirossi, sulle grave “mancanze” dell’amministrazione: ≪non c’è un asilo nido comunale, non c’è un cinema, non ci sono mezzi di trasporto adeguati (per collegare ad esempio le frazioni), non c’è un’adeguata manutenzione delle strade e delle aree verdi, non c’è una efficiente illuminazione (visti i tanti casi di strade al buio lamentati dai cittadini), non ci sono ancora servizi essenziali (acqua e metano) in troppe zone del territorio comunale, non ci sono luoghi di aggregazione sociale≫ e chiude con delle proposte concrete: risorse europee, macchina burocratica più efficiente, modello di sviluppo economico fondato su cultura, ambiente, qualità, innovazione.