A Perugia si sceglie la strada della fiducia e della compattezza
Lo scorso anno erano appena 920, ma questa volta saranno di più. E nemmeno di poco. I circa 1300 biglietti riservati ai tifosi ospiti, in questo caso quelli del Perugia, sono andati tutti esauriti. Segno che, nonostante tutto, la strada che la tifoseria biancorossa ha scelto è quella della fiducia e della compattezza, stringendosi intorno a tecnico e giocatori nel momento più importante e forse più complicato della stagione. Il Grifo, pur essendo la difesa meno battuta del campionato, occupa la quart’ultima posizione in coabitazione ironia della sorte proprio con gli acerrimi rivali. I 7 punti racimolati in queste prime giornate sono una media da retrocessione; ci si può appellare a tutto, agli arbitri e alla sfortuna in primis, ma questa è la realtà e come tale va accettata. Servono risultati importanti per rialzare la testa e la piazza ha dimostrato una volta maturità cercando di aiutare in ogni modo possibile i propri beniamini. Ne è un esempio quanto accaduto un paio di giorni fa quando un gruppo di tifosi organizzati, appartenente ai gruppi Brigata Ultrà e Quelli del Santa Giuliana, hanno tenuto un confronto con la squadra all’ingresso degli spogliatoi, chiedendo il massimo impegno per portare a casa i tre punti e non ripetere l’atteggiamento dello scorso anno, quando a prevalere fu la paura di perdere (“sarebbe stato meglio restare a casa”, hanno sentenziato i supporters presenti). La chiacchierata si è poi conclusa con un applauso e un incoraggiamento reciproco. “I tifosi hanno apprezzato il nostro impegno” ha detto con un pizzico di orgoglio Pierpaolo Bisoli, ma tutti sanno che in questa occasione può non bastare. La classifica, per stessa ammissione del tecnico, dopo la sconfitta di Latina piange davvero e occorre un filotto di risultati positivi per togliersi da secche che a lungo andare potrebbero diventare pericolose. E dire che la vittoria con il Como all’esordio e un buon cammino in Coppa Italia avevano fatto ben sperare. Poi si sono manifestati tutti i limiti che si temevano: rosa troppo corta e abbondanza di giovani, senza nulla togliere il fatto che la loro parte a tratti l’hanno fatta e bene. Quale migliore occasione per tornare a sorridere? Non sarà ovviamente facile perché di fronte c’è una Ternana trasformata e che sta trovando una precisa identità dopo il cambio di allenatore, ma domani dovrà essere accantonata ogni sorta di giustificazione. Fino a questo momento non c’è stato alcun accenno di contestazione, con i tifosi che come detto hanno riconosciuto l’impegno profuso dai giocatori, ma questi ultimi sanno bene che se qualcosa dovesse andare storto anche al Liberati la situazione potrebbe cambiare. Non resta quindi che scendere in campo, cercare di vincere e possibilmente riuscirci