Gubbio, “Il viaggialibro” convince eugubini e appassionati

GUBBIO – Scommessa pienamente vinta, quella del progetto nazionale  de ‘IL VIAGGIALIBRO’,  svoltosi a Gubbio dall’8 all’11 settembre, con la presenza degli  scrittori Paolo Di Paolo, Michela Monferrini, Romana Petri, Alessandro Moscè,  e dei disegnatori  Danilo Antoniucci, Moreno Chiacchiera, Marco Leombruni,  Fabio Sironi, ai quali si è unita anche l’artista Marina Falco.  Promosso e organizzato da Comune di Gubbio e da Officina delle Scritture e dei Linguaggi,  l’evento –  partito con una dichiarazione di solidarietà alle vicine popolazioni terremotate –   ha avuto il suo quartier generale nella Biblioteca Sperelliana dove si sono svolti gli incontri e dove è allestita fino al 25 settembre  la mostra fotografica a cura di  ‘Officine Creative Italiane’ ma  in realtà tutta la città è stata coinvolta.

«Un modo originale  per raccontare la storia di Gubbio,   anche attraverso quel ‘parco letterario’ che  costruiremo come progetto reale e virtuale  – ha commentato il sindaco  Filippo Mario Stirati  –  e  che ha visto  già all’opera il ‘Rotary Club’, con la distribuzione di cartoline, con celebri frasi  di scrittori,  a tutti i partecipanti del ‘Run for you’  e la ‘passeggiata letteraria’ condotta da Giannermete Romani che ha creato la suggestione delle letture lungo un affascinante percorso nel Centro Storico ».   Le strade, i vicoli, le piazze  e i racconti di personaggi eugubini, sono stati protagonisti dei disegni  e delle storie di questa ‘pattuglia’ di artisti   sguinzagliata  «per» Gubbio, che vuol dire attraverso ma anche a ‘favore di’, in quanto parole e disegni resteranno di appannaggio del Comune, così da formare un libro per i posteri.   Gubbio,  la  piazza pensile unica al mondo,  le sette Tavole di bronzo della civiltà umbra, gli antichi mestieri artigiani,  la Festa dei Ceri,  l’affascinante storia di Parco Ranghiasci, l’ammansimento del Lupo ad opera di S. Francesco, su questo e altro,  è stato scritto anche in passato,  dai  grandi testimoni e viaggiatori del  ‘Grand Tour’,  da Dante a D’Annunzio,  da  Hermann Hesse  a Piovene, a Ceronetti, a Mario Luzi. Ma oggi sono stati rivissuti attraverso gli occhi e la sensibilità di nuovi  testimonial per  scovare  ‘luoghi invisibili’ e  far sbocciare le radici di fascino e mistero nascoste sotto la pietra. Vederli all’opera è stato coinvolgente ed essi stessi sono stati capaci di restituire quanto hanno intensamente vissuto con opere di rara sensibilità e intelligenza, ringraziando a loro volta dell’opportunità concessa di esprimersi.  Ora, grazie ad uno sponsor, si procederà alla pubblicazione di un ‘quaderno eugubino’ che raccoglierà i disegni e gli scritti, a futura memoria.

 

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