In arrivo i capolavori di Taddeo di Bartolo
PERUGIA – Capolavori di Taddeo di Bartolo in arrivo alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Saranno otto le opere che entreranno a far parte in modo permanente della collezione della Fondazione grazie all’acquisizione avvenuta all’asta Pandolfini di Firenze di tavolette dipinte dal pittore senese che visse dal 1362 al 1422 e che con ogni probabilità erano state un tempo collocate nella Chiesa di San Domenico a Gubbio. Il patrimonio artistico della Fondazione così si arricchisce ulteriormente con questi nuovi dipinti raffiguranti santi, vescovi ed evangelisti realizzati a tempera su tavola su fondo oro (cm 47×22). Giochi di chiaroscuro e un tratto leggiadro sembrano caratterizzare lo stile dell’artista che riesce ad esprimere queste sue tecniche soprattutto nei volti. Tali capolavori sono stati già sottoposti a vincolo da parte del ministero dei Beni e delle Attività Culturali in quanto ritenute opere di elevato interesse culturale. Celebri altri suoi capolavori tra cui
il trittico per il duomo di Montepulciano, il polittico per la chiesa di San Francesco al Prato a Perugia (firmato e datato 1403, smembrato e oggi in buona parte conservato alla Galleria Nazionale dell’Umbria), gli affreschi nel coro del Duomo di Siena (perduti), un ciclo di Uomini illustri nell’Anticappella (1413-1414) e le Storie della vita della Vergine nella Cappella del Palazzo Pubblico (1406-1408) di Siena. Del polittico ancora al suo posto, parla nel 1835 Ettore Romagnoli all’interno della sua “Biografia cronologica de” Bellartisti senesi”. Nel 1843 l’altare viene rimosso e successivamente diviso: in particolare gli scomparti del registro inferiore vengono trasferiti in America, mentre le tavolette entrano nella collezione della famiglia eugubina Ranghiasci finché non vengono vendute nel 1882. Successivamente entrano a far parte della collezione R.I. Nevi di Roma. Entrate a far parte poi della collezione del Conte fiorentino Uberto Serristori vengono vendute all’asta nel 2007.