Magione, domani la presentazione del libro su Raffaele Marchesi
MAGIONE – Domenica 8 gennaio, ore 16, teatro Mengoni di Magione, si terrà la presentazione del libro “Raffaele Marchesi, un prete scomodo” scritto la Luciano Taborchi. Il volume vuole ricordare il rilevante contributo dato alla cultura, all’educazione ed al Risorgimento italiano dall’abate Marchesi, ripercorrendo la vita del prete patriota, le sue opere e il contesto storico/sociale in cui visse.
Come relatori ci saranno monsignor Paolo Giulietti, vescovo ausiliare di Perugia e Città della Pieve; Mario Squadroni, soprintendente archivistico e bibliografico dell’Umbria e delle Marche; Mario Tosti professore di storia moderna presso l’Università degli Studi di Perugia. Interverrà lo scrittore già autore di un volume dedicato a Marco Antonio Bonciari, altro studioso del territorio magionese nel quattrocentesimo anniversario della sua morte. “Marco Antonio Bonciari e il suo tempo. Il figlio dell’umile ciabattino di Antria nei fasti del tardo Rinascimento”. I due volumi sono pubblicati nell’edizione della Collana Scaffali senza Polvere, della Soprintendenza Archivistica dell’Umbria e delle Marche.
L’abate Raffaele Marchesi nasce a Magione il 25 febbraio 1810 da una famiglia di umili contadini. A 12 anni entra in seminario a Perugia. L’anno 1846 rappresenta per l’abate Marchesi una tappa fondamentale nella sua vita: segnò infatti l’inizio di un’intensa attività nella costituzione delle “scuole notturne” e degli asili per le classi più diseredate della società.
In occasione del viaggio attraverso lo Stato Pontificio fatto nella primavera del 1857 da papa Pio IX gli fu affidato il prestigioso incarico di curare l’album celebrativo del viaggio in Umbria del pontefice di cui si conserva una copia nella biblioteca comunale di Magione. Il 31 marzo 1868, tre anni dopo la sua morte, il Comune di Perugia gli concesse una medaglia d’oro quale riconoscimento dei suoi indiscutibili meriti per l’opera svolta nel campo dell’istruzione pubblica.
Spentosi l’8 luglio 1871 per sua espressa volontà è sepolto nel cimitero di Magione.