Pro Ponte, cena sociale e saluto ai comandanti della Caserma dei Carabinieri con il sottosegretario Bocci
PERUGIA – Mai tante presenze e mai tante autorità alla cena sociale della Pro Ponte fatta coincidere, quest’anno, con la festa per il luogotenente Luciano Martinelli, andato in pensione, e l’arrivo, al suo posto, del maresciallo maggiore Mirko Fringuello a comandare la stazione dei carabinieri di Ponte San Giovanni. A salutarli il consiglio direttivo della Pro Ponte, il sottosegretario al Ministero degli Interni On. Gianpiero Bocci, il vice sindaco del comune di Perugia Urbano Barelli con l’assessore Emanuele Prisco e il consigliere Antonio Tracchegiani, per la regione Umbria il consigliere Carla Casciari, la dirigente scolastica Iva Rossi, il parroco di Ponte San Giovanni don Gianluca Alunni. Tutti, nei settori di loro competenza, oltre ai saluti e agli auguri per i due festeggiati, hanno espresso alla Pro Ponte un plauso per le numerose attività culturali, ricreative, sociali in cui i consiglieri e i numerosi soci operano nel più assoluto volontariato. Sia Martinelli che Fringuello, nei loro interventi, hanno riconosciuto i meriti dell’associazione e la collaborazione, ricevuta da Martinelli, e auspicata da Fringuello di tutta la popolazione di Ponte San Giovanni per essere vicini all’arma dei carabinieri per il gravoso impegno cui i 15 militari di stanza nella più popolosa frazione di Perugia sono sottoposti. A loro e alla caserma di Ponte San Giovanni fanno riferimento anche le caserme di Farneto e di Ponte Pattoli che hanno pochi militari e non sono in grado di offrire una “presenza” e un “servizio” – H 24 -.sul territorio. Un territorio che conta circa 60 mila abitanti esteso su un’area molto vasta. Al luogotenente e al neo comandante il presidente Palmerini ha consegnato dei doni e una copia del video dell’inaugurazione della caserma di Ponte San Giovanni avvenuta il 25 giugno del 2009 e intitolata all’appuntati Donato Fezzuoglio, medaglia d’oro al valor militare per aver perso la vita, a Umbertide, in un conflitto a fuoco con delinquenti assicurati alla giustizia grazie ad una operazione che vedeva impegnato anche il maresciallo Mirko Fringuello.