Umbria Ensemble a Leonessa per ricordare Bixio Cherubini

Più che di un mero genere musicale bisognerebbe parlare di un’attitudine intimamente radicata nella tradizione italiana: la canzone – in quanto gesto immediato di espressione musicale alla portata di ciascuna persona a prescindere da età, genere, appartenenza sociale, politica e religiosa – è un elemento così fortemente caratterizzante la nostra cultura nazionale da essere riconosciuto come tratto identitario anche al di fuori di ambiti strettamente musicali.

Questa naturale disposizione, del resto, è ciò che ha garantito nel tempo l’osmosi tra generi musicali “alti” e “bassi” in un fisiologico e vitale reciproco scambio di influenze e suggestioni; è questa naturale disposizione, inoltre, che è all’origine di quel quid che ancora oggi definisce in molti ambienti l’immagine dell’Italia all’Estero come il “Paese del Belcanto”.

E’ nel XX° secolo, tuttavia, che la “canzone” – nell’accezione “pop” con cui ancora oggi la intendiamo – si afferma autonomamente fino a diventare un genere di primissimo piano sia in senso musicale che sociale. Uno degli artefici di tale successo è senz’altro stato Bixio Cerubini, poeta, editore e prolifico autore dei testi per tante fortunate canzoni.

In mezzo secolo di ininterrotta attività – dal primo dopoguerra con “Il tango delle capinere”  fino agli anni Settanta con “Quando riascolterai questa canzone”, passando per i successi sanremesi di “Vola colomba” o degli intramontabili “Mamma” e “Violino tzigano” – Bixio Cherubini, figlio e nipote di garibaldini (da cui il nome) e discendente diretto del compositore Luigi Cherubini, ha informato il gusto di più di una generazione di italiani che ha fatto propri i suoi versi.

Con un Concerto dedicato al suo cittadino più illustre, la città di Leonessa Domenica 17 Dicembre, con inizio dalle ore 18, ricorda Bixio Cherubini a trent’anni esatti dalla morte. Nella centralissima Chiesa di San Carlo Borromeo, a cura del Comune di Leonessa e del Consiglio Regionale del Lazio, UmbriaEnsemble insieme con la pianista Lucrezia Proietti, il tenore Fabio Serani e l’ensemble vocale Sideris presenterà un programma ispirato al “bel cantare” con un omaggio al paroliere di Leonessa attraverso i suoi indimenticabili successi cui fanno da stimolante contrappunto le Ouvertures rossiniane, a significare l’indiscussa contiguità che spesso felicemente salda il repertorio musicale colto a quello di più immediata fruizione e tuttavia di non minore fascino.

 

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