Terni, la Nord incita la squadra al Garden per interrompere una maledizione
Tutti uniti per sfatare il tabù Renato Curi. E’ infatti dal 20 ottobre 1991 che la Ternana non riesce a battere il Perugia in casa propria. Quasi un quarto di secolo. Allora fu un’autorete di Rosati a regalare il successo ai rossoverdi, che poi riuscirono a far propria anche la sfida di ritorno. Per i tifosi ternani quello deve essere stato un motivo per godere il doppio visto che quei quattro punti (perché all’epoca se ne assegnavano due a vittoria) preclusero di fatto la possibilità ai rivali di andare in serie B. Si giocava contro il primo Perugia di Gaucci, che da lì a poco avrebbe ingaggiato un campione del mondo come Andrea Dossena, fresco di scudetto e di una doppietta in Coppa dei Campioni con la maglia della Sampdoria. In quella particolare stagione è stata la mentalità operaia rossoverde ad avere la meglio, sotto la guida di un tecnico serio e concreto come Roberto Clagluna, abile a far sfogare gli avversari per poi uccellarli in contropiede. Quell’organico poteva contare su attaccanti sempre in grado di far male come Marco Negri (che vivrà ironia della sorte i suoi migliori anni nell’altra sponda) e Cesar Gustavo Ghezzi, argentino, miglior marcatore della squadra con 5 reti. Non c’era uno stoccatore, ma uno spirito di gruppo che alla fine permise al pubblico rossoverde di gioire anche se per poco, visto il fallimento dell’anno dopo per problemi economici. Per cercare di interrompere questa autentica maledizione i tifosi appartenenti alla Curva Nord, che diserteranno la trasferta in segno di protesta, hanno voluto far sentire la vicinanza alla squadra sostenendola all’esterno dell’Hotel Garden intorno alle ore 13 con cori e incitamenti vari, prima che i giocatori salissero sul pullman per salpare in direzione del capoluogo. Le Fere anche al Curi non saranno sole: saranno circa 1250 i sostenitori pronti a trascinarle verso un successo che manca oramai da tanto, troppo tempo.