Anche tanti umbri a Montepulciano a scoprire che…la terra gira. E a viaggiare nello spazio assieme all’astronauta Umberto Guidoni, toccando dall’alto l’Umbria e le luci di Assisi
Assieme a molti umbri ho ‘’visto’’ la terra girare. Un’esperienza scientifica realizzata nel tempio di San Biagio, a Montepulciano ove è stata installata (e ci resterà per una settimana) la riproduzione del Pendolo di Foucault, lo scienziato francese che nel 1851 invitò i parigini al Pantheon per…toccare con mano la rotazione del nostro Pianeta: ‘’Venite a vedere la terra che si muove’’. A Montepulciano l’organizzazione dei Licei cittadini ha desiderato ripetere quello storico episodio. E all’interno della splendida chiesa ha adunato una folla da stadio. Accorsa anche dall’Umbria. Una palla metallica di 25 chili e mezzo, un filo lungo 42 metri, appeso alla volta, un’oscillazione costante in verticale della sfera, la cui punta luminosa rossa (laser) in dieci minuti si è spostata di un grado e 17 lungo la rosa dei venti tracciata sul pavimento. Un fenomeno (in realtà tale non è, visto che la rotazione è espressione della natura) che, nel corso di studi scientifici ha consentito di verificare che questa nostra meravigliosa terra si muove addirittura alla velocità di 1180 chilometri all’ora. Ha osservato la professoressa Vanna Pallegrini: ‘’Leon Foucault ci consentì di affermare che la terra non è al cuor dell’Universo. Si muove, da ovest ad est, attorno al proprio asse’’.
Cosa sia in effetti la Terra lo ha raccontato, ad una platea attenta e silenziosa, l’astronauta Umberto Guidoni (Fisico e Astrofisico) che , con l’apporto di immagini a dir poco meravigliose, ci ha fatto vivere il suo primo viaggio nello spazio (febbraio 1996). : ‘’Oltre il cielo’’- come sorridendo ha rivelato.
Guidoni è tornato nell’’’inimmaginabile’’ anche nel 2001.
Il suo Shuttle (tonnellate lanciate a 28 mila chilometri all’ora oltre la barriera del suono) ha portato lassù lassù l’impegno e le intelligenze di 15 Paesi, fra i quali l’Italia. E’ andato in orbita in otto minuti e mezzo. E subito Guidoni e i suoi compagni di viaggio hanno visto il Sole dallo spazio. Il giro della Terra effettuato in 90 minuti. Così per un paio di settimane. E da quelle vette che più vette non si può gli occhi sbigottiti protesi sul nostro globo: la Groenlandia, le Bahamas, la California, l’Italia, la Val Padana, la Toscana, l’Umbria, le luci di Assisi e della Basilica di San Francesco. Guidoni osserva: ‘’Quasi come se il messaggio del Santo fosse proiettato anche lì, dove giravamo noi’’.
Per quasi una quindicina di giorni fuori dall’atmosfera. Poi (dopo quasi 11 milioni di chilometri) il rientro fra noi, in quella Terra che per secoli gli uomini avevano erroneamente ritenuto ‘’sola culla della vita’’-
‘’Le ere spaziali- sottolinea Umberto Guidoni- ora ci garantiscono che domani, presto, ci sarà il ‘’turismo spaziale’’. Andremo in vacanza oltre, sempre più oltre. Forse anche su Marte. E impareremo sempre meglio a non considerarci l’ombelico dell’Universo.
Gianfranco Ricci