CHE STRANO ! PER SCUOTERE GLI ITALIANI CI VUOLE L’ “OPINIONE” DI GIANNI MORANDI

Siamo proprio uno strano Paese:non ci scaldiamo più di tanto di fronte ad un’Europa che, pur non essendo cieca, si dimostra comunque sorda di fronte alle tragedie degli immigrati morti in mare, ma poi reagiamo con messaggi avvelenati quando un cantante,

Gianni Morandi, affida a Facebook riflessioni sulle storiche migrazioni degli italiani e, dunque, sulla necessità di affrontare con equilibrio un problema che, con le ecatombi, è molto più che economico-sociale. Le analisi dei leader- italiani o continentali- ci toccano e non ci toccano. Sostanzialmente freddini, testimoniamo, senza saperlo?, lo scarso interesse per la politica. Neanche gli eccessi verbali di Matteo Salvini determinano massicce prese di coscienza. Al massimo ci si infastidisce un po’. Addirittura talora (i sondaggi sono rivelatori) non si arriva a riconoscersi nel suo…‘’parlar di pancia’’. Assuefazione e, in pratica, larga indifferenza. Scetticismo. Irrilevante disponibilità a credere e….combattere.

Fa notizia di secondo ordine perfino il fatto che alcuni sindaci (anche del Pd) si ribellano all’ipotesi di aprire qualche porta ai disperati che vengono dall’Africa.

Invece, guarda caso, parla un non politico, un canterino emilianamente simpatico, e scoppia il putiferio. Lo assediano, gli rovesciano addosso contumelie, gli dicono ‘’chi ti dà il diritto di…’’. E lui risponde cercando di spiegare e di arricchire il dialogo.

Tutto interessante, a ben guardare. Per capire di più gli italiani sono interessanti anche gli sproloqui di quelli che, col ventilatore della rete mediatica, diffondono nefandezze.

Morandi, il…ragazzo ultrasettantenne, se la cava benino. Meglio, si direbbe, di un parlamentare che (vedi vicenda Lo Porto) diserta l’aula di Montecitorio perché è venerdi e bisogna correre a casa.

Poi, però, anche il canterino, forse vinto dall’euforia del ping pong, scivola su una buccia di banana: gli contestano di filosofeggiare da miliardario padrone di una villa della quale accludono foto, e lui replica scrivendo ‘’Magari, avessi la villa!’’.

Ahi…ahi! Incidente di percorso dialettico. Stonatura. Non gradevole per uno che è intonato sulla scena e che non aveva steccato nemmeno facendo l’interlocutore di tanti scatenati. Si poteva pensare che lui, in linea con una sua vecchia canzone, fosse ….uno dei mille che, invece, ce la fa.

Si, ma purtroppo non del tutto.

RINGHIO

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