DIS…CORSIVO. DENTRO L’ESTATE

NOSTRADAMUS di Maurizio Terzetti / Siamo ormai dentro l’estate eppure, sul piano dei programmi culturali e spettacolari, sembra d’essere ancora sul principio della primavera, alla fine dell’inverno. Se non fosse per la torrida aria del deserto che ce lo ricorda a sufficienza, l’estate, la sua atmosfera gaia e pigra, solare e inebetita, non sarebbe affatto rappresentata, in Umbria, dai programmi culturali delle città.

Mancano le notti, i parchi, la vecchie ville, le isole, i percorsi fra i boschi, i festival itineranti da una città all'altra. Ci sono le mostre, queste si, tra aprile e adesso hanno riguadagnato credibilità. Era partita Assisi, con l'evento dedicato a Maceo, e Perugia si e messa al passo dando vita, in pochi giorni, a due appuntamenti di tutto rispetto, dalla “Collezione Panza di Biumo” a “Vertigine Umbria”, sui quali c’è il marchio decisivo della Fondazione CariPerugia Arte. La Galleria Nazionale, che in parte si riscatta con l'operazione “Panza di Biumo”, è giustificata dal fatto di non avere ancora il suo Direttore. A Spoleto, ha alzato le quotazioni il sempre utile Botero.
Città di Castello, con le celebrazioni per Burri, conferma di perseguire una via tutta sua di promozione della cultura, che ancora non ha ben fissato all'ordine del giorno il riferimento complessivo dell’Alta valle all’Umbria nel campo dell'arte contemporanea.
L'Agosto Corcianese si fa ancora attendere, mentre conosciamo da tempo il programma del Festival delle Nazioni di Città di Castello, completo anche di Burri, oltre che dell'Austria ospite e del centenario della Grande Guerra. Il Festival Assisi nel mondo è partito a marzo e si conclude a dicembre, ma la sua caratura è ancora tutta egregiamente estiva.
Con questi Festival, però, siamo già verso la fine dell'estate, sperando che almeno essi ci facciano venire in mente di essere e di essere stati nella stagione calda.
Le altre due realtà alle quali chiediamo di farci vivere l'estate - il Festival dei Due Mondi e Umbria jazz - hanno il grande pregio di compiere questo miracolo, ma sono talmente lontane l'una dall'altra da vanificare il tentativo di arrivare a far coincidere l’ambizioso sogno con il desiderio d'estate dell'Umbria tutta intera.
E allora, di nuovo, manca, in questo 29015, più pungente che mai, l'atmosfera culturale dell'estate. Più ci stiamo dentro, più avvertiamo la frantumazione del sogno. E non credo che sia nostalgia individuale, la mia come quella di chiunque altro abbia vissuto diverse stagioni estive, ormai, con le relative esperienze. Si tratta, piuttosto, di prendere atto che siamo alla fine di un modello di occupazione culturale e spettacolare dell'estate che ha almeno su di sé il peso di una trentina d'anni.
Molti segnali lo indicano: la penuria finanziaria che fa chiudere gli eventi meno consolidati, la contesa che avviene tra i grandi gruppi che organizzano i cartelloni di punta, la mancanza di scelte coraggiose da parte di una cabina di regia vera e propria, il venire meno delle programmazioni delle due Province, lo scacco subito con Perugia 2Ol9, il peso crescente che esercitano positivamente fondi privati nella realizzazione dei budget di spesa, l'abbassamento del livello qualitativo delle proposte ad opera di Festival improvvisati. Il fatto che spuntino Festival ovunque anche per coprire prime edizioni ancora tutte da sperimentare non è un buon segno, non incoraggia a sperare in un superamento creativo del vecchio modello.
Ne potremo riparlare, specie se qualcuno si sentisse punto da questa polemica visione del presente culturale umbro. Per ora, basterebbe prendere esempio da quanto fanno a Narni, proprio in questi giorni, durante la rassegna "Le vie del cinema", dedicata notoriamente al "film restaurato". Pensando che quest'anno la premiata ditta Giuliano Montaldo e Alberto Crespi ci mette in cartellone le rmasterizzazioni, fra gli altri, di due capolavori come "Una giornata particolare" (1977) e "Schindler’s List” (1994), sarebbe poi cosi ingeneroso farsi venire in mente che qualche restauro bisognerebbe applicarlo, intanto, anche agli eventi culturali che hanno il compito di portarci dentro l'estate umbra?

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