DIS…CORSIVO. PORTIERI
NOSTRADAMUS di Maurizio Terzetti / E così Ternana e Perugia ricominciano dai loro portieri: il momento fortunato della Ternana è vissuto all’insegna di Alberto Brignoli, il momento no del Perugia sembra possa essere tonificato dall’arrivo di un senior di lusso come Marco Amelia.
24 anni non ancora finiti il primo (quando li festeggerà, il 19 agosto, sarà già alla corte di Gian Luigi Buffon), vicinissimo ai 33 (li compirà il prossimo 2 aprile) il secondo, quando tutti i tifosi sperano che si sarà accasato bene tra i pali delle porte del Curi.
Da qui alla fine del campionato, dunque, molte delle speranze dei due club umbri vengono riposte nei loro estremi difensori: in pista di lancio per la Juventus Brignoli, planato a Perugia dall'alto del suo talento e della sua esperienza Amelia.
Sto parlando, naturalmente, del calcio come immagine, come gusto, come mondo comunque fatato per i racconti che ogni partita, vinta o persa, ispira. Il calcio giocato, tecnico, strategico, quello esige degli interpreti delle tattiche e delle formazioni fra i quali non mi posso certo annoverare. Ma dal mio punto di vista simbolico considero che ripartire dai portieri è, per ogni squadra, un segno particolarmente invitante, uno spingere il gioco sempre più avanti, sempre più lontano, se possibile, per fare gol.
Lui, il portiere, è la figura, sempre un po' dinoccolata, sulla quale si posa lo sguardo dello spettatore quando l'azione, lontano dalla porta presa a riferimento, si svolge nella metà del campo avversario. Un portiere lo vedi, lo senti come tuo alter ego in campo: è come se tenesse fra le mani un capo del filo che si dipana, in quanto gioco e azione, in mezzo al campo. Poi, in certi momenti, diventa l'eroe, il protagonista assoluto anche quando la sua area piccola è intasata di giocatori: se para, se prende gol, se fa un miracolo, se fa una papera, è sempre l'ultima figura sulla quale gli occhi dei tifosi si posano prima di chiudersi, per un attimo, per esultare o per disperarsi.
In questo senso, per tornare alla Ternana e al Perugia, i loro portieri li sento, in questo momento, come i rivelatori del tipo di gioco e di aspettativa che le due squadre perseguono, dalla difesa in su. Immaginate cosa può significare, per una squadra come la Ternana, un portierino ancora giovane e rampante, e, sull'altro versante, quanto si aspetti una squadra in difficoltà come il Perugia da un senior, campione del mondo nel 2006, come Amelia. Le formazioni, dalla difesa in su, sanno di avere due occhi briosi come quelli di Brignoli e pacatamente austeri come quelli di Amelia alle loro spalle. È un incentivo non da poco.
L'avventura riprende dai portieri, dai loro sguardi. Ed è un buon segno, perché un portiere non è né un uomo di difesa né un uomo di mediana, non è un'ala non è una punta. Il portiere ha uno statuto del tutto suo nell'economia del gioco della squadra perché può essere uomo di difesa e di mediana, può diventare un'ala e una punta, se non altro con i suoi rilanci. Il portiere è il sogno dei tifosi vissuto dalle tribune, materializzato fra un'azione l'altra, è la condivisione del fascino collettivo del tifo e la solitudine del tifoso, è la speranza e l'amarezza della vita umana gettata nel campo di gioco dell'esistenza.
Auguri Brignoli, auguri Amelia.