Giornata della Memoria, Porzi: “Ricordiamo l’atto più disumano mai compiuto”
PERUGIA – “Il 27 gennaio, ‘Giorno della Memoria’, fissa nella mente e nella coscienza delle donne e degli uomini l’atto più disumano mai compiuto nell’età contemporanea: lo sterminio del popolo ebraico, e di appartenenti a minoranze etniche, religiose, sociali, perpetrato attraverso atrocità scientificamente pianificate. Tutti siamo oggi chiamati ad una doverosa operazione di riflessione e rinnovata conoscenza della più iniqua azione mai compiuta da esseri umani contro altri esseri umani”: così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi. Che sottolinea come soprattutto i giovani debbano “sapere, ricordare e trasmettere a loro volta quanto accaduto nella seconda metà del secolo scorso, nel cuore dell’Europa, in Italia, a Roma, in tante città del nostro Paese ed anche nella nostra piccola Umbria”.
“E alla rinnovata ripulsa e condanna di tutte quelle ideologie che disconoscono l’umanità – sottolinea Porzi in una nota – occorre aggiungere la riflessione e l’impegno a prevenire e contrastare tutte le forme di discriminazione e di intolleranza ideologica e religiosa. Sempre attuale è il monito di quel grande e tragico testimone della Shoah che fu Primo Levi, che ricorda ancora adesso a tutti noi quanto sia indispensabile mantenere viva la memoria di ciò che è accaduto, per fare in modo che quel male assoluto che si scatenò più di 70 anni fa non torni più, in forme e modalità nuove. La barriera che dobbiamo ergere contro le ideologie che negano l’umanità deve impedire e spezzare il destino riservato a chi non ha memoria della nostra storia: la condanna a ripeterne gli aspetti più atroci. E vale la pena ricordare chi, in quei tempi bui – sottolinea -, offrì aiuto solidarietà agli ebrei perseguitati, anche nella nostra regione: Monsignor Giuseppe Placido Nicolini, allora vescovo di Assisi e il sacerdote don Aldo Brunacci che nelle chiese e conventi di Assisi assicurarono asilo e protezione a centinaia di ebrei; i pescatori del Trasimeno che con Don Ottavio Posta ne salvarono trenta dalla deportazione.
Due episodi, tra i tanti, che videro vincere le forti ragioni dell’umanità contro la barbarie”.
“Il ‘Giorno della memoria’ – sottolinea ancora Porzi – sia dunque un’occasione per far crescere la coscienza della necessità di capire e rispettare le ragioni di ciascuno, per costruire insieme le basi di una convivenza e di uno sviluppo comune, che includa tutti e non lasci indietro alcuno. Perché in ogni singola persona c’è il riflesso dell’intera umanità”. Porzi, insieme alla presidente della Giunta, Catiuscia Marini, venerdì, nella Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni, alle 10, parteciperà alla presentazione del romanzo “Un mondo senza di noi” di Manuela Dviri, un’iniziativa inserita nel programma di celebrazioni del “Giorno della memoria” organizzato dalla Regione Umbria. Saranno inoltre presenti il presidente dell’Isuc Mario Tosti, la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Sabrina Boarelli e l’autrice del libro