Il Presidente Mattarella, Papa Francesco, il Cardinale Gualtiero Bassetti : ‘’docenze’’ (laiche e religiose) rivolte ai nostri stili di vita

Le voci che vengono dall’alto ci incitano- tutti- ad affrontare il 2016 con stili di vita più sobri ed equi. Gli incitamenti sono venuti dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e da Papa Francesco. In Umbria il monito è venuto dal Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia.

Mattarella, nel contesto di un messaggio a tutto tondo, ha indugiato particolarmente sulle urgenze del lavoro (da garantire soprattutto ai giovani) e sull’esigenza di battere il malvezzo dell’evasione fiscale: ‘’Se pagano tutti, le tasse saranno più basse!’’.

Il Pontefice è tornato a proporre una nuova riflessione sul Diavolo, uno dei temi più frequenti del suo Magistero. Di fronte al mistero del male, ha detto il Papa, «siamo chiamati a spalancare la porta del nostro cuore alla Parola di Dio». Sì, «il male insidia anche la nostra vita e richiede da parte nostra vigilanza e attenzione perché non prevalga».

Citando un brano del Libro della Genesi punta l’indice contro il Diavolo ‘’ che sta «accovacciato davanti alla nostra porta e al nostro cuore e vuole entrare». «Guai a noi», ha detto Francesco, «se lo lasciamo entrare; sarebbe lui allora a chiudere la nostra porta a chiunque altro’’.

Dal santo Padre un consiglio di quotidiana praticità: ‘’- tutti i giorni leggere un brano del Vangelo, un passo del Vangelo, per conoscere meglio Gesù, per spalancare il o cuore a Gesù, e così possiamo farlo conoscere meglio agli alt’’. E di conseguenza: ‘’Portiamo un piccolo Vangelo in tasca, nella borsa: ci farà bene’’.

Ed ecco l’augurio alle genti dell’Umbria del Cardiinale Bassetti:: ‘’Non lasciarsi abbandonare all’indifferenza in un mondo in cui continuano a prevalere tanto egoismo ed individualismo tra gli uomini, spesso cause di gravi conflitti.’’-

E poi: ‘’Continuiamo a sperare, non perdiamo la speranza e non lasciamo cadere le braccia, perché vedo molta gente avvilita, che dice non c’è più niente da fare. Non abbandoniamoci alla rassegnazione e, soprattutto, lo dico con forza non facciamo prevalere l’indifferenza’’-

Anche dal Presule preoccupata analisi del tema dell’occupazione:’’Auspico una ripresa del lavoro, soprattutto una ripresa del lavoro giovanile. Mi rivolgo alle Istituzioni, perché bisogna veramente fare di tutto per favorire le piccole e medie imprese, perché è da queste realtà che si può ripartire».

Un ulteriore significativo auspicio:: «Pace nelle famiglie. La nostra Umbria è stata travagliata anche da troppi delitti all’interno di nuclei familiari. Rispetto per le donne. La donna è l’immagine della tenerezza di Dio, come si può infierire su di lei con la violenza?».

Infine: ‘’Che l’Umbria possa diventare un bellissimo terreno dove noi seminiamo dei semi di bene in continuazione, ne abbiamo tutti bisogno’’.
RINGHIO

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