Legittima difesa: tema spinoso di fronte al Parlamento. Si può, ad esempio, sparare al ladro che agisce nella nostra casa? E’ troppo agevole conquistare il porto d’arma?
Il Parlamento sta approfondendo, in questi giorni, il delicatissimo tema della ‘legittima difesa’’. Quando e come si può reagire di fronte ad una minaccia? Le posizioni- peraltro storiche- sono subito riemerse: il centrodestra- leghisti in particolare- sono per sparare comunque quando, ad esempio il ladro, entra in una casa, magari a mano armata. Gli altri, cioè la maggioranza politica, sono propensi a mitigare, anche parecchio, la libertà di premere il grilletto, sia pur di fronte ad una necessità incombente. E’ fin troppo evidente che questo argomento, apparentemente marginale, si colloca, e non poco, nel cuore della sempiterna campagna elettorale italiana.
Il tema è, naturalmente, più ampio rispetto al primo, superficiale approccio. Si deve partire da una domanda: la possibilità di avere armi- in tasca o in casa- può essere così ampia come lo è, ad esempio, in America? In Italia, si sa, le pistole non si possono comprare dal tabaccaio o al Mercato generale. Però l’impressione- specie misurandosi con servizi realizzati in Tv- è che non pochi, anzi parecchi, abbiano conquistato il porto d’arma.
Ed è anche netta la constatazione che una robusta fetta della pubblica opinione- almeno quella che ha accettato le interviste- sia favorevole alla reazione più drastica di fronte all’incursione domestica dei malviventi. I quali non di rado, come dicono le cronache, non di rado ci lasciano la pelle.
Gli interrogativi e i dubbi possono appassionare, specie nel momento in cui è forte e diffusa la percezione dell’insicurezza. Percezione accentuata da propagande senza dubbio strumentali.
Sarebbe meglio essere mille volte più severi di fronte alla richiesta del porto d’arma? Magari con un preventivo esame psicologico e non semplicemente burocratico-tecnico?
Oppure è giusto che, di fronte alla seria minaccia per la persona, i beni e la famiglia, ognuno si difenda fino all’estrema conseguenza?
I parlamentari che stanno per decidere dovrebbero avere la virtù dell’equilibrio. Vedremo in quali termini arriveranno a sentenziare.
RINGHIO