Molti conoscono il multiforme verminaio di Roma Eppure tutto viene in luce soltanto….il giorno dopo
Roma sembra sempre più il territorio dell’after day: molte cose, specie le peggiori, vengono in luce solo il giorno dopo. Mesi dopo, settimane dopo, qualche ora dopo.
Comunque sempre troppo tardi.
Le vicende di ‘Roma capitale’ sono maturate sotto gli occhi di molti, se non di tutti. Ma sono rimbalzate sulla scena solo quando diverse intercettazioni o qualche filmato galeotto hanno testimoniato l’esistenza di una jungla criminale che forse non era difficilissimo individuare prima.
Ora un ulteriore clamoroso ‘after day’ subito dopo lo scenografico funerale di Vittorio Casamonica. Le grandi cronache gridano: ‘’Chi era costui?’’. Ma poi passano pochi minuti e si scopre che non c’era chi ne ignorasse le ‘’qualità banditesche’’. Un ‘’capo della malavita, un boss’’. E tutti addosso come se i banditi dovessero essere perseguiti più da morti che da vivi. E guarda caso ‘’il giorno dopo’’, ma solo il giorno dopo, si apprende: 1) che i magistrati sapevano (perché hanno concesso permessi di libertà provvisoria per onorare il fastoso funerale); 2) Che le forze dell’ordine non ignoravano affatto (perché hanno disciplinato gli afflussi alla piazza poi ‘incriminata’); 3) Che almeno trenta case del Comune erano state assegnate, con prezzi di grande favore, a parenti o affiliati del vituperato (il giorno dopo….) boss romano; 4) Che il clan Casamonica possedeva 23 ville con piscina e una pista da trotto; 5) Che l’Enac ha scoperto solo dopo la svolazzante giostra di un elicottero sopra il cielo della capitale; 6) Che il parroco della Chiesa di don Bosco ignorava (fino a quando non glielo hanno detto, cioè….dopo) la messa in scena organizzata dai suoi devoti parrocchiani; 7) Che il Pd capitolino , sopraffatto dallo stupore,ha sbarrato occhi e orecchie di fronte allo spettacolo allestito dai Casamonica: <Qui qualcuno ha sbagliato e deve pagare’’; 8) Che la Prefettura è costretta a barricarsi dietro a ‘‘gravi carenze di comunicazione’; 9) Che il Vaticano tuteli, ma non troppo, il parroco don Giancarlo Manieri: ‘’Ha fatto bene, ma non deve ripetere che lo rifarebbe’’.
Insomma al tirar delle tante somme Roma, nel suo complesso, ancora,una volta non ci fa una gran bella figura.
‘’Ma de che?’’ scriverebbero ‘Stella’ o ‘’Fischio’’.
RINGHIO