“Non facciamo mancare alle famiglie albanesi terremotate il nostro umano e cristiano sostegno”
Carissimi,
com’è ormai tradizione, la terza domenica di Avvento è per la nostra Chiesa diocesana un tempo particolare di riflessione verso il Natale e di carità nei confronti del prossimo bisognoso.
Anche quest’anno, la Caritas diocesana si sta mobilitando per aiutare quanti si trovano in difficoltà, specialmente di fronte alle diverse emergenze avvenute nel nostro Paese o all’estero.
Questa è la missione della Caritas, che tra poco più di un anno celebrerà il suo primo cinquantennio di attività. Fu fondata infatti nel 1971 per volere di san Paolo VI, con lo scopo di prodigarsi per non far mancare la vicinanza spirituale e materiale a quanti si trovano in condizioni di difficoltà, a maggior ragione se queste sono causate da gravi calamità naturali come il terremoto. È accaduto di recente, in occasione del sisma che ha provocato morti, feriti e senzatetto nella vicina Albania.
La Caritas diocesana ha raccolto l’invito di quella italiana a sostenere i progetti a cui dedica l’Avvento di fraternità 2019, raccogliendo in tutte le chiese parrocchiali le offerte durante le celebrazioni eucaristiche di domenica prossima, 15 dicembre, per rinnovare lo spirito di condivisione e solidarietà nei confronti dei fratelli che soffrono.
Spero che anche in questa circostanza la comunità cristiana non farà mancare il suo aiuto, pur avendo dovuto far fronte alle diverse povertà del nostro territorio, come ci è stato segnalato nel IV Rapporto diocesano, curato dall’Osservatorio sulle povertà e l’inclusione sociale della Caritas.
Apprestandoci ad allestire nelle nostre case il presepe, che ricorda la venuta al mondo del Salvatore, in una situazione di povertà estrema, invito tutti a pensare a chi quest’anno si avvicina più di ogni altro alla precaria situazione di vita della Santa Famiglia di Nazareth. Non facciamo mancare alle famiglie albanesi terremotate il nostro umano e cristiano sostegno.
Con questo auspicio, di vero cuore, tutti saluto e benedico nel Signore Gesù.
Gualtiero Card. Bassetti