‘’Patente’’ ai ragazzi troppo anticipata: il ‘’vecchio Grillo’’ si riprende il volante della macchina penta stellata , riannunciando implicitamente le sue chiassose chiusure politiche.
Eccolo, il vociante menestrello della politica, recuperare il posto di comando dei’’Cinque stelle’’.
L’impressione plastica è molto netta: è come il babbo che si accorge di aver regalato troppo presto le chiavi e la macchina nuova al figlio diciottenne comprensibilmente in esperto e forse anche un po’ imbranato. Beppe Grillo rilancia proprio questa significativa immagine: va al meeting di Palermo e implicitamente rivela d’aver capito che la ’’macchina nuova’’ il figliolo ancora non è in grado di guidarla. Serve un conducete che la patente ce l’abbia da qualche anno. E dunque al ‘’grillo parlante’’ non resta che imporre a Virginia Raggi, a Di Maio, Di Battista e compagnia bella, di spostarsi sui sedili dei passeggeri e di farsi un bel ripasso del dizionario scritto da Casaleggio. Al volante ci torna lui perché gli è venuta la paura che ‘’la macchina pentastellata’’ vada a sbattere.
L’annuncio è stato chiaro: ‘’Le decisioni le prendono Virginia e gli altri, ma io li aiuterò ad approfondire’’. Facile la traduzione: ‘’Comando io e guai a chi sgarra’’.
Riprepariamoci a misurarci di nuovo con le urla, talora sgangherate, del ‘’vecchio Beppe’’.Che, avendo avvertito odore di sondaggi in calo, (sia pur leggero…), ritiene che i ‘’ragazzi’’ devono essere almeno riaggiornati sul dire e sul fare.
Preannunci, insomma, di un’autonomia non dialogante. Per la politica italiana non è un segnale troppo incoraggiante.
RINGHIO