Polemiche di turno: è poco votare un solo giorno? Non è europeo votare anche il lunedì?

Elezioni personalizzate? Polemiche sul voto ristretto alla sola domenica? Referendum sulle riforme costituzionali o sul Premier?

Sono tanti i nodi che si intrecciano sulla scena della politica italiana mente evolve il conto alla rovescia verso il rinnovo di importanti sindaci e verso il ‘’si’’ o il ‘’no’’ al pacchetto riformista voluto dal Governo in carica.

Proviamo ad esaminare il dibattito scattato poche ore fa, subito dopo la decisione governativa di rifiutare la proposta (dello stesso miunistro Alfano) di far votare anche lunedì 6 giugno e pure il lunedì della consultazione referendaria. Si è optato per la sola giornata di domenica perché ‘’troppe polemiche’’ e per ‘’risparmiare sulle spese’’.

Le polemiche, in effetti, sono divampate più forti proprio per la rinuncia al lunedì perché alcuni partiti (tutti?) temono che alla domenica la gente preferisca dedicarsi agli svaghi più che alle cabine elettorali.

Risparmi? Chi sa fare di conto si è affrettato a precisare: le elezioni di un giorno costano 300 milioni se si vota in tutta Italia (referendum), quelle di due giorni gravano per 100 milioni in più e non per i compensi dovuti ai componenti dei seggi (pagati a prestazioni non ad orario), ma per gli straordinari richiesti agli impiegati pubblici e alle forze dell’ordine.

Ulteriore spiegazione per il ‘’no’’ al lunedì: ‘’In quasi tutti i paesi europei si vota soltanto un giorno’’. Quindi discorso chiuso e a questo punto sembra superfluo sprecare ulteriore fiato.

Si continua, invece, a discettare sulla cosiddetta personalizzazione del voto: pro Renzi o contro Renzi? Anche quelli che sono d’accordo per giocare la partita soprattutto sul consenso o il dissenso rispetto al Presidente del Consiglio, ora si affannano nel rilevare che ‘’è stato proprio Renzi a puntare l’attenzione su stesso dichiarando che se perdesse il referendum andrebbe a casa’’.

Un po’ come dire, insomma, ‘’la riforma sono io’’.

Un salace commentatore, palesemente non amico del leader, ha osservato ‘’con quell’annuncio Renzi ha ingolosito gli italiani’’. Ispido e forse oggettivamente provocatore visto che in queste ore Renzi sta modificando il messaggio: ‘’Non personalizziamo’’. E la stessa ministro Boschi è andata in Tv a dichiarare ‘’concentriamo solo sulle riforme perché sulla simpatia o l’antipatia del Presidente del consiglio gli italiani potranno decidere con le elezioni politiche del 2018’’.

RINGHIO

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