Renzi in tv è più netto che mai: “Cerco di guidare la ‘nave Italia’, se non passa il referendum mi ritiro dalla politica”. E parla anche di ‘questione morale’
In modo sempre più dettagliato Matteo Renzi lega i suoi destini personali all’esito del referendum costituzionale di ottobre. Il Presidente del Consiglio va in Tv (alla trasmissione di Fabio Fazio) e conferma che se gli italiani non approvassero le riforme da lui fortemente volute non gli resterebbe altro che dimettersi. Precisa: ‘’Rinuncerei addirittura a fare politica’’.
Insomma la scelta strategica è netta che più netta non si può: non si tratta soltanto di scoprire se l’elettorato condivide alcune fondamentali opzioni individuate dal Governo, ma si desidera appurare se l’uomo che ha capitanato queste opzioni debba o no restare sul ponte di comando della ‘’Nave Italia’’. Renzi interpreta questo voto referendario come una specie di bilancio sul suo modo di stare in politica. E chiarisce: ‘’Non sarei coerente se non prendessi atto nel caso di una bocciatura referendaria’’. Che dire? Siamo, oggi, molto distanti dal significato e dalle conseguenze dell’analogo referendum istituzionale del 2006 allorché, su iniziativa delle Sinistre, il popolo venne chiamato a decidere sulle riforme varate dal Governo di Silvio Berlusconi. Il centrodestra perse quella consultazione, ma il ‘’cavaliere’’, pur rammaricandosene parecchio, non spinse oltre la sua amarezza. Stavolta Renzi pensa di poter, e di dover, essere più drastico di Silvio: o la va o la spacca. E per affrontare a viso aperto la sfida in Tv arriva, per la prima volta da quando guida il Pd, ad ammettere che ‘’nel Pd c’è una questione morale’’. A distanza di quasi 35 anni dalla storica sortita di Enrico Berlinguer, Renzi mette sbatte in tavola un argomento incandescente mentre su più fronti (non solo quello piddiino) gli avvisi di garanzia si incrociano con le manette.
In sintesi: dibattito aspro e in campo aperto. Ognuno- sembra voler sostenere il Presidente del Consiglio- giochi la propria partita senza tanti giri di parole velate. Alla fine- pare voler concludere-vedremo chi ha più filo da tessere.
Sarà, fino ad autunno, un conto alla rovescia molto intenso: per come si son messe le cose tutti i rappresentanti della politica- di ogni colore- mettono in palio tantissimo. La battaglia farà comunque storia perché inciderà sulle scelte dei prossimi anni.
RINGHIO