Unioni civili e adozioni gay: è scesa in campo anche la Chiesa. E il Governo- ministro Boschi in testa- deve fronteggiare duri attacchi

Ed ora è scesa in campo anche la Chiesa: monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, (Conferenza episcopale italiana), ha inviato messaggi durante censori al Governo, ritenuto ‘strabico’ sul fronte delle decisioni politiche. A suo avviso, ‘’per la frenesia di risolvere i problemi connessi al riconoscimento giuridico delle Unioni civili, si sta mettendo all’angolo la famiglia, nei termini in cui è stata concepita dalla Costituzione italiana, composta, cioè, da un padre, una madre e i loro figlioli’.

Una vera sassata lanciata- è chiaro- nella piena consapevolezza delle autorità vaticane. ‘’Spero- ha chiosato monsignor Galantino- che il Parlamento, sul quale la Chiesa non sta facendo alcuna pressione, valuti con chiarezza le esigenze della società italiana così bene inquadrate dai padri costituenti’’.

‘’Il Governo- incalza il monsignore- sta spendendo tantissime energie per queste forme di unioni particolari’’.

Il nodo, si sa, è motivo di tensioni (politiche e non) soprattutto per le tesi (contrapposte) che riguardano le adozioni da consentire (o da rifiutare) alle coppie gay.

L’argomento generale delle ‘’Unioni civili’’, così delicato e al contempo incombente, è stato reso ancor più aspro dalle sortite televisive del ministro Boschi che, respingendo in un primo al mittente, i ‘’distinguo’’ del ministro Alfano (Ncd), ha sottolineato che il consenso ad ampio respiro annunciato dal governo sarebbe andato avanti anche prescindendo dal parere dell’alleato Ncd.

L’annuncio- decisamente frettoloso- ha indignato Alfano e i suoi, pronti a minacciare la stabilità governativa. Tale lo scossone che la Boschi si è trovata costretta a correggere il tiro ammettendo ‘’libertà di coscienza’’ su tematiche così attinenti alla sensibilità di ogni persona. Soddisfatto Alfano? Un po’ si e un po’ no, perché a nome del suo gruppo in Parlamento ha ritenuto di chiedere, sul futuro voto d’aula, la segretezza delle opinioni do ogni deputato e di ciascun senatore. Una soluzione che, è facile intuire, potrebbe determinare clamorose sorprese, anche molto diverse dalle predilezioni della Boschi e, dunque, del Governo.

Insomma la pentola di questo particolare ambito della politica italiana bolle e anche parecchio. Come e quando si raffredderà la fiamma che la alimenta?

RINGHIO

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