BOCCI “SOLUZIONI PER SALVAGUARDARE SCUOLA DI POLIZIA”
Il Sottosegretario al Ministero dell’Interno, on. Giampiero Bocci ha partecipato questa mattina ai lavori della II Commissione permanente della Provincia di Perugia, presieduta da Giampiero Fugnanesi, incentrata sul futuro della Scuola per Sovrintendenti della Polizia di Stato di Spoleto.
All’incontro erano presenti anche gli Assessori Piero Mignini (patrimonio) e Domenico De Marinis (Polizia provinciale) e il vicesegretario del sindacato di Polizia di Stato (Sap) dottor Moreno Elia. Tema portato all’attenzione dell’Amministrazione provinciale dal consigliere Gianpiero Panfili con un ordine del giorno, fatto proprio all’unanimità dalla Commissione stessa, che ha dato mandato a Mignini di portare all’attenzione del Governo nazionale le problematiche connesse alla “scuola” spoletina.
Panfili ha spiegato come sul tema della Scuola di Polizia di Spoleto si siano mosse Regione e Provincia e che la stesura finale dell’ordine del giorno unitario sia maturata anche dopo l’audizione dei sindacati di Polizia in II Commissione durante la quale avevano prospettato anche possibili soluzioni di cui è stato fatto partecipe il Sottosegretario Bocci.
Proprio quest’ultimo, nel prendere la parola ha spiegato in maniera dettagliata come l’Amministrazione nazionale sia ormai orientata a produrre risparmi sia in termini diretti che organizzativi. La riorganizzazione coinvolge anche tutte le forze dell’ordine e le scuole a loro collegate. Sono allo studio della Commissione ministeriale ipotesi di trasformazione che non escludono a livello nazionale ridimensionamenti e l’ottimizzazione della presenza delle forze dell’ordine nei territori.
“Posso dire che l’Umbria – ha chiarito l’on. Bocci – non subirà particolari ridimensionamenti. C’è però l’incontrovertibile esigenza di tagliare tutti i costi relativi ai canoni d’affitto che lo Stato versa ai privati a fronte di proprietà demaniali che possono essere occupate per gli stessi scopi. E’ già avvenuto a Genova per la sede del Nucleo operativo antimafia e man mano, anche con l’ausilio dei Comuni, sarà fatto in altre realtà”. Entrando nel vivo della Scuola di Polizia di Spoleto, il Sottosegretario, ha portato un primo dato positivo legato all’ultima legge di stabilità che dopo anni di blocco, riapre il tourn over al 55% per le forze di polizia.
“E questo – ha detto Bocci – andrà ad incidere positivamente anche sulle scuole di formazione”. Attualmente lo Stato versa alla società proprietaria della “Scuola” di Spoleto poco meno di 4 milioni di euro l’anno. “Una cifra insostenibile – ha affermato l’onorevole -. Per questo motivo ci sono stati due incontri con la proprietà. Nel primo l’amministrazione dell’Interno ha fatto presente che il contratto a quel prezzo non può essere riconfermato, ma che c’è comunque interesse a mantenere quella scuola che per struttura, servizi e standard innovativi è all’avanguardia in ambito nazionale.
Un invito quindi a trovare un compromesso congruo. Nel secondo incontro sono state prospettate alla proprietà due possibili soluzioni: applicare un canone d’affitto non superiore al 40% dell’attuale, ossia 1 milione e 600 mila euro con l’impegno a sottoscrivere un contratto di lunga durata che avrebbe lo scopo di tutelare sia la proprietà che, soprattutto, la vita della scuola stessa. La seconda ipotesi – ha spiegato Bocci – è quella di attuare una permuta tra la scuola di Spoleto e alcuni beni demaniali sparsi in Italia, anche in città più appetibili dal punto di vista immobiliare. Abbiamo sottoposto all’attenzione della società proprietaria della struttura spoletina un elenco di beni per i quali è prevista l’alienazione.
Per quanto ci riguarda siamo pronti a fare la permuta tra beni dello Stato e bene privato”. Il Sottosegretario ha quindi annunciato che la prossima settimana, presso il Ministero dell’Interno, ci sarà un terzo incontro con la proprietà che porterà un’idea più concreta sulle proprie intenzioni rispetto alle soluzioni avanzate. “Nel frattempo – ha concluso il parlamentare – per evitare che la scuola avvertisse senso di abbandono sono stati assegnati un corso per nuovi commissari, in pieno svolgimento e uno per sovrintendenti che inizierà fra pochi giorni”. Sono quindi seguiti gli interventi della consigliera Laura Zampa che ha ricordato come la struttura di Spoleto sia nata come scuola di Polizia.
“Una scuola che in un contesto regionale e nazionale – ha aggiunto – si inserisce in una realtà che grazie al Tribunale e il supercarcere può configurarsi come città della sicurezza e della legalità. La scuola potrebbe essere utilizzata dal Ministero come sede di tutti i suoi concorsi e, attraverso un accordo con il Coni per l’utilizzo degli impianti sportivi”. “Le informazioni fornite dall’onorevole Bocci sono state molto utili – ha dichiarato il consigliere Enrico Bastioli – e ci permettono di capire a fondo la strategia, che è corretta, riconoscendo che 4 milioni di affitto sono troppi. Grazie a Panfili siamo venuti a conoscenza di questo problema che, è stato dimostrato, quando siamo uniti porta a buoni risultati”.
Considerazioni alle quali si è associato il consigliere Luca Baldelli aggiungendo che la problematica sollevata da Panfili “investe tutta la collettività regionale perché si tratta di un presidio per l’Umbria che si occupa del controllo e della sicurezza della collettività. Il costo però va abbattuto – ha aggiunto Baldelli – facendo parte della politica degli affitti attuata negli ultimi anni che ha devastato la finanza pubblica. Una stretta su questo fronte è giusta e opportuna, ma la scuola può diventare un centro direzionale per tutte le forze di Polizia del territorio. Sulla base del percorso delineato da Bocci credo chela soluzione si troverà”.
Dopo l’intervento del rappresentante del Sap, Moreno Elia, che ha parlato del grande risultato “di aver parlato del problema tutti insieme” e ”raccomandato di aprire la scuola anche ai corsi per agenti”, Panfili ha espresso la massima soddisfazione per quanto si sta facendo. “E’ la dimostrazione di quanto sia importante – ha detto Panfili – che forze sindacali e istituzioni lavorino insieme per un comune obiettivo. Nel caso specifico entrambe le opzioni sono percorribili.
L’invito però è a non abbassare la guardia”. Le conclusioni sono state degli assessori De Marinis che ha ringraziato per quanto realizzato dal Sottosegretario Bocci, dall’Assessore Mignini che ha fatto da apripista con il sostegno incondizionato di tutta la Giunta provinciale. De Marinis ha anche ringraziato il Sap “per il suo impegno sul fronte dell’ordine pubblico, ma anche per la visione del territorio in termini di risorse e di ritorno economico”. In modo realistico Mignini ha però evidenziato come “ancora non si sia risolto nulla sul piano formale non avendo apposto firme ad alcun documento.
Per questo – ha assicurato – continueremo a vigilare ritenendo che la permuta darebbe più certezze. La soluzione che viene prospettata è perché ci ha lavorato molto l’onorevole Bocci, a dimostrazione che nei punti chiave ci devono essere rappresentanti dei territori perché conoscono direttamente le problematiche e sono in grado di recepire immediatamente le proposte di soluzione. Vogliamo salvare un’eccellenza dell’Umbria, considerata struttura pilota in campo nazionale”. L’ordine del giorno sarà portato domani alla conferenza dei capigruppo per essere inserito il prima possibile tra gli argomenti in discussione del Consiglio provinciale.