CANNARA, SCUOLA, LA REPLICA DI PORZI E GALLETTI
Non accenna a placarsi la polemica sul dimensionamento scolastico di Cannara. L’assessore provinciale all’Istruzione, Donatella Porzi, e l’ex assessore comunale Elisabetta Galletti replicano alle esternazioni del gruppo “Cannaresi liberi”.
“Posto che, per quanto attiene alla scuola secondaria di primo grado, la facoltà di deliberare in merito all’accorpamento è una competenza esclusiva dei Comuni e della Regione – scrivono Porzi e Galletti – con convinzione ribadiamo la nostra opinione rispetto alla scuola di Cannara sul dimensionamento scolastico, posizione più volte dichiarata in diverse pubbliche occasioni. Avremmo di certo sostenuto e difeso il mantenimento del plesso Bettona – Cannara, realizzatosi lo scorso anno su proposta dei due Comuni, se ce ne fosse stata la possibilità. Non abbiamo invece condiviso – continuano Porzi e Galletti – l’ipotesi di trasformazione in un polo scolastico a tre comuni, Torgiano- Bettona- Cannara, per le seguenti motivazioni: il polo avrebbe certamente prodotto la perdita di posti i lavoro (secondo le proiezioni sindacali solo nella categoria dei collaboratori scolatici si sarebbero perse 5 unità); sarebbe stato l’unico polo scolastico in tutta la regione con 1300 alunni diviso su tre comuni; la sede della direzione, sicuramente nel giro di pochissimo tempo sarebbe stata reclamata da Torgiano, che ha il numero di alunni più alto dei tre comuni, con la conseguente ulteriore marginalizzazione di Cannara”. Scendendo più nello specifico nel merito delle dichiarazioni dei “Cannaresi liberi”, l’assessore provinciale ed l’ex assessore comunale precisano che “la nostra posizione quindi, non è volta a favorire le ambizioni di Torgiano e Bevagna, come si sostiene, ma tende esclusivamente a tutelare i tanti precari del mondo della scuola che meritano certezze, stabilità e solidarietà, anche se questo richiede al personale di ruolo docente e amministrativo il “sacrificio” di confrontarsi con altre realtà. Una posizione che garantisce a Cannara la possibilità di vivere un dimensionamento equilibrato, tra due entità simili, nel quale la nostra comunità scolastica potrà svolgere con serenità le proprie attività. Infine un cenno al decreto Carrozza sul quale fantasiose interpretazioni, fatte circolare ad arte, cercano di far passare l’idea che il numero dei 900 allievi sia il limite al disopra del quale poter ottenere l’autonomia e non il divisore, come invece è, su base regionale per la distribuzione delle 140 autonomie riservate all’Umbria. Nella provincia di Perugia sono 46 le autonomie al di sotto dei 900 alunni. Auspichiamo di cuore – concludono Porzi e Galletti – che la dialettica politica anche in questa fase che precede le Amministrative, trovi la maturità che i cannaresi meritano e il rispetto delle posizioni di ciascuno, evitando populistiche derive e la demonizzazione di chi ha opinioni diverse”.