Covid Umbria, a Perugia prevalgono le varianti mentre a Terni resta il virus originario
Come si spiega la notevole differenza che c’è tra la provincia di Terni e quella di Perugia ? ” Nel perugino ci sono quasi esclusivamente le varianti del Covid-19. A Terni invece c’è ancora la prevalenza del virus ‘originario’, anche se pian piano le varianti più infettanti stanno prendendo il suo posto”, è la risposta data questa mattina dal dotto Marco Cristofori, del nucleo epidemiologico regionale . L’aumento dei casi avviene in alcune fasce d’età in cui i contatti sono più intensi, come quella che va dai 19 ai 24 anni. ” Se finora a Terni – aggiunge Cristofori – non c’è stato alcun boom dei contagi, forse è anche merito dell’incidenza bassa che ha favorito il contact tracing con tamponi a tempo zero “. Essere riusciti a tenere bassa la velocità del virus a Terni ha consentito una migliore gestione dell’epidemia, è l’opinione convinta della dottoressa Catia Bietta. Infatti la provincia di Terni è rimasta sempre intorno ad una media di 50 casi giornalieri , malgrado la libertà maggiore nei movimenti di cui ha beneficiato la popolazione ternana essendo rimasta fuori dalla zona rossa. ” La gente a Terni è tornata a frequentare i parchi e le aree verdi, a differenza dei perugini che invece sono stati costretti a restrizioni maggiori”, ricorda ancora la dottoressa Bietta. Sicuramente un ulteriore motivo di soddisfazione per i cittadini del capoluogo e provincia di Terni.