DI CHE PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI CONVIVENZA?

E’ per rispondere a questa domanda che Gabriele Segre ha dato alle stampe un agile volumetto dal titolo ” La cultura della convivenza”, edito recentemente da Bollati Boringhieri. L’analisi dell’autore è tutta incentrata sul come costruire in una società individualistica e liquida, come aggiungerebbe Bauman, il senso dello stare insieme, la consapevolezza del comune destino, del confronto e del dialogo continuo, ritrovando la necessità della convivenza, ridando anche vigore alla nostra democrazia, che vive evidenti momenti di stanchezza. Ma convivere non significa annullare le tante identità che compongono una società complessa come la nostra. Anzi ” la cultura della Convivenza trova forma…. nella celebrazione della dignità dell’identità “. Convivere significa appunto salvaguardare le tante identità con il continuo confronto per poi condividere un’ idea del futuro. “Al progresso – aggiunge Segre -serve un dialogo fatto di tesi ed antitesi. Senza il confronto non può nascere alcuna ideologia né alcuna visione” .Con il confronto, continua , non si assolutizza nessuna ideologia . Anzi la stessa democrazia se non si confronta non si rafforza perché “se la democrazia diventa ideologia, allora è la più debole di tutte le ideologie”. L’individualismo, che è un prodotto della solitudine in cui si trova ogni identità che non vuole convivere, che non accetta la dignità delle altre identità, spinge alla tentazione di non condividere ” in una comunità l’utopia…. motore necessario per creare un visione condivisa” ,e così condurre a ” sognare di cambiare il mondo con la forza non dei propri ideali ma dei propri soldi” e questo ” è l’ennesimo monito dell’individualismo. Perché convincere le persone a pensare e plasmare il futuro quando si può pagare per farlo”. Segre quindi invita a coltivare la cultura della convivenza per salvaguardare la democrazia e con essa la pace.

Il libraio

Gabriele Segre, ” La cultura della convivenza. Di cosa parliamo quando parliamo di politica”, 2024, Bollati Boringhieri editore, pp. 133      Euro 12,00