FOLIGNO, BILANCIO ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI
L’assessore alla Politiche sociali, edilizia residenziale pubblica e servizi generali del Comune di Foligno, Christian Napolitano, ha tracciato un bilancio delle attività svolte dal suo assessorato nel corso del 2013, rispetto ai numerosi casi di disagio sociale emersi in città. “Dall’inizio dell’anno – ha affermato Napolitano in una nota – l’assessorato alle Politiche sociali ha erogato complessivamente €330.335,00 a sostegno di oltre 253 nuclei familiari in media ogni mese. Si tratta di una situazione che, purtroppo, rispetto allo scorso anno non solo non è migliorata, a causa del perdurare sempre più drammatico della crisi economica e produttiva, ma che sembra addirittura peggiorare, sia pur lievemente. Sono, infatti, sempre più numerose le famiglie che si rivolgono ai servizi sociali per chiedere un aiuto per il pagamento di bolletta, per sostenere il canone di affitto o per le spese di prima necessità. Per far fronte a questo stato di povertà e di crisi – ha sottolineato Napolitano – il Comune di Foligno, in aggiunta alle risorse sopra indicate, ha stanziato ulteriori 30mila euro per i contributi affitto, nonché 25mila euro per il centro accoglienza Caritas, per un totale di risorse destinate a contrastare la povertà e il disagio sociale pari ad € 385.335,00: una somma straordinaria, superiore ai 326mila euro stanziati nel 2012, che rappresenta un intervento estremamente importante viste le difficoltà di bilancio dell’Ente”. Per Napolitano, “nonostante lo sforzo economico compiuto, i contributi erogati alle famiglie in difficoltà rappresentano solo una parziale risposta al disagio sociale, resta però, l’orgoglio di essere sempre stato (con le poche risorse a disposizione) dalla parte dei cittadini colpiti dalla crisi e di essere stato coerente fino in fondo con gli impegni assunti all’inizio del mandato”.
“In questi anni – secondo l’assessore Napolitano – il Comune di Foligno, ed in particolare l’assessorato alle Politiche sociali, ha dovuto svolgere un vero e proprio ruolo di supplenza dello Stato, troppo spesso assente o indifferente rispetto agli effetti della crisi e della povertà dilagante nei nostri territori. Gli stessi contributi comunali, in mancanza di risposte adeguate da parte del governo nazionale, sono stati spesso l’unico aiuto concreto dato alle famiglie folignati. In assenza di un riordino degli ammortizzatori sociali e dell’istituzione di un reddito sociale da parte dello Stato, infatti, il Comune ha sentito il dovere di fare comunque la propria parte, con serietà e senso di responsabilità, pur non avendo l’Ente locale né gli strumenti né le competenze per intervenire più efficacemente contro la crisi”.