FOLIGNO, MADONNA DI RAFFAELLO, INAUGURATA MOSTRA
“Ho accettato subito la proposta di esporre, anche se per pochi giorni, la Madonna di Raffaello nella città che l’ha ospitata per 217 anni: avevo un debito con Foligno dal ’97 quando, nonostante gli sforzi compiuti, non riuscimmo a salvare il torrino”.
E’ quanto sottolineato dal direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, nel corso dell’inaugurazione dell’esposizione straordinaria dell’opera a Foligno, nella chiesa del monastero di Sant’Anna, fino al prossimo 26 gennaio.
Paolucci ha sottolineato il motivo per cui il capolavoro incanta i visitatori. “Perché la Madonna di Foligno è il Paradiso – ha spiegato – anzi, per meglio dire, è come una porta aperta sul Paradiso. Uno si mette di fronte a questa tela e vede il Paradiso ed è felice e grato al destino di essere vivo e di avere occhi per guardare e un cuore per emozionarsi. Ma che cos’è il Paradiso per Raffaello? E’ una giornata estiva, di sole ma anche di nuvole azzurre e grigio viola che diventano, nel gioco delle luci e delle ombre, figure di angeli fanciulli. Il Paradiso è una giovane mamma che stringe a sé il suo bambino bellissimo, capriccioso e irrequieto come tutti i bambini. Il Paradiso sono le immagini benevole, rassicuranti di Santi (Francesco, Giovanni, Girolamo) i cui nomi si moltiplicano nei paesi e nelle parrocchie d’Italia”.
Nando Mismetti, sindaco di Foligno, ha parlato di “evento eccezionale per la città di grande rilievo culturale e di particolare significato spirituale. Questo risultato straordinario è stato ottenuto grazie alla sensibilità e alla disponibilità di Santa Sede ed Eni ed è frutto anche della costante azione di quanti, a Foligno, si sono impegnati per far sì che questo ‘miracolo’ potesse avvenire. è un fatto irripetibile, quello di riportare questa opera di Raffaello proprio lì, nella chiesa del monastero, dove è stata conservata dal 1565 al 1797. La città vive questo momento con grande orgoglio, consapevole dell’importanza anche di far conoscere ai visitatori il rapporto tra questo dipinto, capolavoro assoluto dell’arte, e la sua storia”.
Per Stefano Lucchini, direttore relazioni internazionali e comunicazione Eni “lo scopo della mostra è quello di lasciare un’emozione e un ricordo indelebile negli occhi dei cittadini e di tutti coloro che ammireranno questo splendido capolavoro, rispondere alla richiesta di un territorio, divulgare cultura con operazioni di qualità. è importante ricordare che per realizzare questa deviazione di percorso del quadro – altrimenti già a Roma – è stata indispensabile la collaborazione e la disponibilità dei Musei Vaticani che hanno sposato con entusiasmo l’idea di far soggiornare per una settimana l’opera in uno spazio che in passato le è stato “familiare”. è fondamentale, in operazioni come questa, avere al proprio fianco il partner giusto. Persone che sappiano comprendere quanto fondamentale sia, oggi ancora di più, mettere in circolo la cultura, renderla accessibile, portarla alle persone, lasciare una traccia di cultura”.
Il vescovo di Foligno, mons. Gualtiero Sigismondi, ha posto l’accento sul fatto che “l’esposizione straordinaria a Foligno di uno dei più grandi capolavori di Raffaello rappresenta un sicuro investimento pastorale e una straordinaria opportunità culturale. Sono profondamente grato alle autorità vaticane e al gruppo Eni che hanno reso possibile questo evento, desiderato da tempo e concordemente preparato da tutte le istituzioni cittadine. Interpretando la gioia grande di tutti i folignati, mi faccio portavoce di questa invocazione: Madre della Chiesa, Madonna di Foligno, ci lasciamo raggiungere dal tuo dolcissimo sguardo e riceviamo la consolante carezza del tuo volto sereno; siamo certi di essere preziosi ai tuoi occhi e ci affidiamo alla tua materna intercessione con cuore semplice”. Il vescovo ha poi scritto per l’occasione una preghiera dedicata alla Madonna di Foligno.
La mostra, gratuita, resterà aperta fino al 26 gennaio prossimo dalle 9 alle 19,30.