I NO VAX E IL SONNO DELLA RAGIONE
di Pierluigi Castellani
Viene da evocare “Il sonno della ragione genera mostri”, uno dei più celebri “Los caprichos “di Francisco Goya, nel vedere le piazze affollate dai no vax, che protestano contro una immaginaria dittatura sanitaria del governo Draghi. Infatti come non pensare che in questo caso siamo di fronte ad una vacanza della ragione, ad una sua improvvisa dismissione, nel constatare quanto facilmente viene contraddetta la scienza, che ci ha dato i vaccini, unica vera arma, almeno fino ad ora, contro il covid-19. La memoria dei tanti morti, che le famiglie italiane hanno pianto durante questa pandemia, non merita di essere infangata e lasciare che si possa dire che non siano state vittime del coronavirus. Gli sforzi, i sacrifici, la dedizione e la grande professionalità dimostrata dal nostro personale sanitario non merita tutto questo. Si dirà i no vax non sono tanti, sono una minoranza nel nostro paese, che non inciderà più di tanto nelle decisioni importanti del governo. E’ vero. Ma allora perché alcune forze politiche, specie collocate nel centrodestra, pur prendendo le distanze da queste manifestazioni, rivolgono comunque un occhio benevolo verso di loro in nome di un’assolutistica difesa della libertà, che non è certo messa in discussione dai provvedimenti del governo? Come dimostrano anche i sondaggi la stragrande maggioranza degli italiani è favorevole ai provvedimenti che obbligano a comportamenti prudentemente restrittivi e di difesa della salute di tutti; ma allora perché alcune forze politiche, pur facendo parte del governo, sembrano fare il controcanto per inseguire chi si dimostra insofferente a divieti e restrizioni? Credo che la risposta a questa domanda stia nel bagaglio populista, che certe forze politiche non riescono a scrollarsi di dosso. Il populismo impone di non aver avversari in quello che viene sbrigativamente considerato come popolo. Ogni opinione pubblica per il populismo deve essere assecondata. Il populista si colloca sempre dietro la cosiddetta gente, incurante di contraddirsi e non preoccupandosi affatto di fornire alla politica quella forza maieutica ed educativa, che comunque la grande politica dovrebbe sempre avere. Il rincorrere le tante rivendicate identità, l’ossessione di dovere piantare sempre e dovunque bandierine porta ad una babilonia di piccole verità, una contro l’altra armate, ed è difficile pur ad un Draghi super dotato offrire una sintesi di governo coerente ed efficace per il paese. Ce la farà anche questa volta? Ce lo auguriamo tutti, se lo augura il paese intero ancora alle prese con il coronavirus a cui ora si aggiungono la devastazione dei fuochi estivi e la furia degli elementi. La ragione si risveglierà dal proprio sonno e ricaccerà i mostri nel buio delle coscienze.