IMU, A FOLIGNO BENEFICI PER LE ABITAZIONI IN USO GRATUITO AI FIGLI

Il Consiglio comunale di Foligno ha approvato, a maggioranza, l’equiparazione all’abitazione principale dell’immobile e delle relative pertinenze concesse in uso gratuito, dal soggetto passivo d’imposta, a parenti in linea retta entro il primo grado, (vale a dire genitori-figli), che vi dimorano abitualmente e vi risiedono anagraficamente. Pertanto, sulla base del nuovo decreto varato dal governo Letta, il saldo Imu 2013 (e limitatamente a questo) non dovrà essere versato da quanti si trovano in questa condizione. Vi sono comunque termini e limiti per fruire di questa agevolazione: il beneficio compete limitatamente al periodo in cui si verificano le condizioni suddette, mentre sono escluse le abitazioni classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. In caso di più unità immobiliari concesse in comodato dal medesimo soggetto passivo d‘imposta, l’agevolazione può essere applicata ad una sola unità immobiliare.

E’ stato poi fissato in 90.000 euro il limite dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) per la fruizione del beneficio in argomento, riferito al nucleo familiare del soggetto passivo d’imposta. Ai fini della fruizione del beneficio, il soggetto passivo d’imposta (cioè il proprietario, l’usufruttuario o il titolare del diritto reale) deve presentare – a pena di decadenza – l’autocertificazione redatta utilizzando i moduli predisposti dal Comune di Foligno, completi di ogni informazione e documentazione previste, da far pervenire all’Ente entro il 31 marzo 2014.

L’Isee si intende riferito ai redditi relativi all’anno 2012. E’ necessario fare attenzione su un altro dettaglio: a fine settembre il Consiglio comunale ha rimodulato le aliquote Imu applicabili nel 2013 con effetto retroattivo: chi ha concesso in comodato gratuito un’abitazione a parenti in linea retta entro il primo grado, deve comunque procedere entro il 16 dicembre al versamento del conguaglio dell’acconto Imu 2013 applicando la relativa aliquota pari all’8,10 per mille (l’acconto è stato infatti corrisposto calcolandolo con l’aliquota generica del 7,60 per mille).

In ogni caso il conguaglio deve essere corrisposto da tutti coloro che pagheranno il saldo 2013 per ogni altro tipo di immobile, secondo le rispettive aliquote, esclusi quelli con categoria catastale D (immobili a destinazione produttiva) per i quali il Comune di Foligno ha confermato l’aliquota del 7,60 per mille prevista dal governo. Sull’agevolazione Imu approvata per le abitazioni concesse in comodato gratuito a parenti in linea retta, entro il primo grado (vale a dire genitori/figli), è intervenuto l’assessore al bilancio Elia Sigismondi, sottolineando come “l’amministrazione comunale di Foligno sia stata particolarmente attenta nel non gravare eccessivamente sulle famiglie con i tributi locali, per quanto possibile e per quanto nelle sue possibilità.

A tale proposito – ha osservato Sigismondi – alla luce del dibattito attivato da quei Comuni che nel 2013 hanno aumentato l’aliquota Imu per la prima casa, non si comprendono le posizioni espresse contro il governo nazionale, atteso che invece di lavorare sulla struttura della spesa corrente, diverse amministrazioni comunali hanno preferito aumentare l’aliquota Imu per l’abitazione principale quando da mesi era già in atto un ampio confronto politico sulla eliminazione dell’imposta a carico di questi immobili. A Foligno – ha sottolineato Sigismondi – abbiamo da subito ritenuto di mantenere ferma al 4 per mille l’aliquota corrispondente, anticipando in concreto una particolare attenzione sulle abitazioni concesse in uso gratuito a figli o genitori. Abbiamo quindi fatto immediatamente nostra l’opportunità concessa dal governo, che era facoltativa, di far scattare l’equiparazione per queste situazioni”.

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