L’ATTRAZIONE DELLE ESTREME

di Pierluigi Castellani

Il risultato delle elezioni tenutesi in Germania per il rinnovo dei governi regionali  della Turingia e della Sassonia non fa che confermare il verificarsi della fatale attrazione, che  avviene tra le forze , che si collocano alle estremità del campo di gioco della politica. Così si è vista l’avanza della estrema destra di AFD e l’exploit della formazione di estrema sinistra originata da una costola della Linke. Infatti sui temi della immigrazione e della politica estera entrambe queste forze si sono trovate a condividere l’inasprimento delle politiche anti-immigrazione   e  un sentimento anti Nato con l’inevitabile e conseguente filoputinismo. La ragione di ciò è abbastanza evidente, perché questi partiti ,apparentemente agli antipodi , sono nati dal diffondersi del populismo come ragione principale del loro approccio politico. Il populismo infatti, diffuso fenomeno  in questa stagione di stanchezza della democrazia , nasce e si nutre del  malcontento dei cittadini e della fascinazione verso chi nella complessità della società odierna offre ricette facili e scontate parole d’ordine. C’è anche un’altra ragione, peculiare questa delle regioni della Germania dell’EST, che giunte improvvisamente e senza alcuna preparazione a trovarsi di fronte ai riti di una democrazia avanzata hanno visto sfumare quell’assistenzialismo di stato della vecchia DDR. Non essendoci più colui a cui delegare la soluzione dei propri problemi si viene affascinati da chi alimentando anche quella diffusa antipolitica che si aggira in una fase di evidente difficoltà della democrazia ha facili soluzioni da offrire. E c’è ancora di più, perché il populismo coltivando un diretto rapporto tra la leadership e le masse popolari rende queste vittime di quella suggestione per l’autoritarismo, che è un altro dei frutti avvelenati di questa stagione politica. Quindi qualche lezione dai risultati di queste elezioni tedesche dovrebbe essere appresa anche in Italia da parte delle forze politiche, che tentano faticosamente di fare argine all’avanzata delle destre. Non si può infatti negare che questa ascesa delle estreme ,sia di destra che di sinistra, non trovi ragione da situazioni difficili e di malcontento di chi si trova a non essere tutelato nelle proprie esigenze di vita, tra cui anche quella della sicurezza, e di chi, soprattutto i giovani, non riesce ad immaginare un proprio futuro. E’ quindi su queste cose, sulla concretezza della vita quotidiana, che si può costruire un’alternativa alla destra, difendendo anche in questo modo l’irrinunciabile valore della democrazia. Quindi bando ai personalismi, alla difesa del proprio orticello elettorale, alle proprie convenienze, o altrimenti si perderà insieme al futuro anche il passato, che ci ha permesso di vivere in pace, in libertà e in democrazia gli anni dell’ultima metà del novecento e  i primi venti  del nuovo secolo.