MONTE CUCCO, SMACCHI PROMUOVE INCONTRO ALTO CHIASCIO
“Necessari interventi concreti ed urgenti sia per quanto riguarda l’area del Parco del Monte Cucco, con particolare riferimento alle ataviche problematiche relative alla valorizzazione della grotta, sia per quanto riguarda la messa in sicurezza e la manutenzione programmata del territorio, che nell’ultimo periodo ha subito pesanti danni, amplificati dalle forti piogge. Già disponibili oltre 2 milioni di euro per progetti di competenza dell’Agenzia Forestale regionale sul territorio eugubino gualdese nel campo del turismo ambientale e della valorizzazione del Parco del Monte Cucco, mentre per quanto attiene le risorse previste dal piano finanziario per le attività 2014 dell’Afor (oltre 40 milioni di euro) e quelle previste dalla nuova programmazione comunitaria, è stato concordato un apposito incontro con l’assessore Fernanda Cecchini, che avrà luogo in tempi brevissimi”. Lo ha affermato il consigliere regionale del Partito democratico Andrea Smacchi dopo una riunione di lavoro da lui promossa con gli amministratori dei comuni dell’Alto Chiascio ed una delegazione dell’Afor, guidata dall’amministratore unico Massimo Bianchi. “L’amministratore dell’Agenzia forestale – riferisce Smacchi – ha tenuto a precisare come alla medesima agenzia non sono state assegnate le competenze per quanto attiene i lavori di bonifica, pertanto in assenza di una revisione della legge regionale numero 18 in grado di assegnare competenze specifiche, le medesime fanno capo a tutt’oggi alle comunità montane poste in liquidazione. Una situazione che non consente interventi significativi e un’adeguata programmazione e che, in particolare, ha impedito nell’ultimo biennio di intervenire puntualmente con opere di prevenzione primaria per quanto attiene i rischi idrogeologici. Il tavolo di lavoro – ribadisce il consigliere del Pd – ha condiviso la necessità di una forte sinergia istituzionale fra le varie municipalità, in grado di condividere e portare a sintesi un elenco di priorità per il territorio, che rappresenteranno la base di progettualità concrete tese al reperimento delle risorse necessarie, non un euro in più, in grado di rispondere alle esigenze di cura e tutela di un territorio da troppo tempo emarginato”.