NOSTRADAMUS 3

Nostradamus/ S’è fatta una quiete paradossale nel villaggio politico italiano dopo giorni d’incendio furioso. Il silenzio e la stasi sanno di settimane bianche, l’alta stagione della neve reclama il suo diritto sulla riflessione parlamentare (o su quello che ne è rimasto). Nostradamus è sempre diffidente rispetto al silenzio, proprio perché da amico dello sciogliersi lento degli enigmi politici ne sente l’approssimarsi come nessuna altro politologo. E dunque, seguendo questo ghiacciaio che si sta sfarinando (dopo il fuoco, il gelo), viene di sentire il prossimo tonfo di un grosso masso gelato nella palude grillina. I parlamentari grillini ci vanno in settimana bianca? Questione fatua, ininfluente – direte. Ma tra Renzi che si è lasciato andare in pace dalla capoclasse della Camera, Berlusconi che si gode una Sardegna per una volta almeno non alluvionata, Casini che torna quatto quatto all’Alfa(no) e all’ovile, se i grillini fossero anch’essi sulle nevi di Cortina, non resterebbe – come di fatto è – che godersi, dopo i giorni delle merla, questa pausa “ELETTARALE”, nella quale il Capo del Governo pare essersi ripreso la scena, alzando la voce e gli aerei dell’Alitalia dagli Emirati. Solo che, per Nostradamus, il rischio valanghe, con questa neve trasformatasi in pioggia, è ogni giorno più consistente, magari per la sciata di qualche grillino, o di qualche ultimo montiano resuscitato, più degli atri incauto.

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