NOSTRADAMUS

Nostradamus/Dicono tanto che il risultato al quale si giungerà col nuovo sistema elettorale è che ci saranno subito un vincitore e un’opposizione. Ma a che serve, se le trattative tra Renzi e Berlusconi dimostrano che accelerando su certi contenuti (oggi la legge elettorale, domani il lavoro, poi chissà, la bioetica, insomma un po’ tutto) di fatto si può governare un po’ tutto insieme e che, allora, le larghe intese sarebbero solo un primo tentativo in questa direzione? Avranno, le larghe intese, un ritmo lento e sonnacchioso, ma in sostanza Letta e Alfano vengono accusati di colpe che non hanno, sono i destinatari di un tiro al bersaglio da parte di chi, mirando su questa formula di governo, vuole evitarsi di prendere lui le stesse palle addosso, quando governerà, da vincitore, e avrà, finalmente, la tanto sospirata “opposizione”.
Un importante apicale del PD, che vuole restare anonimo, ieri ci ha detto: «Ma non era meglio – vista l’esiguità delle differenze tra centro destra e centro sinistra – puntare, come renziani e come berlusconiani, a una visione d’insieme, incattivendosi di meno sulla legge elettorale, senza porsi un’altra volta ostaggio dei partiti che temono di non superare lo sbarramento o degli ‘ultrademocratici’, fautori delle cosiddette ‘preferenze’?»; ma Nostradamus esprime qui il proprio sbalordito sbigottimento.

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