Revenge porn nei confronti dell’ex fidanzata: arrestato giovane di 24 anni. Diffuse foto e video a sfondo sessuale

Avrebbe simulato di essere stato vittima di un’aggressione e di un furto di strumenti informatici ed avrebbe poi inviato, alla ex e ad amici e conoscenti della stessa, decine di messaggi di natura diffamatoria ed offensivi per la reputazione e l’onore, anonimizzando la creazione di gruppi su WhatsApp, Instagram e Telegram grazie alla sua particolare abilità informatica. Il presunto responsabile è stato arrestato dalla polizia e posto ai domiciliari in esecuzione di un’ordinanza cautelare con applicazione del braccialetto elettronico, emesso dal Gip del Tribunale di Perugia. Si tratta di un cittadino italiano di 24 anni, “gravemente indiziato – spiega la Procura di Perugia – dei reati di atti persecutori, diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti (il cosiddetto revenge porn) e diffamazione commessi in danno della ex fidanzata, nonché di simulazione di reato”. L’indagato avrebbe diffuso, sempre attraverso mittenti anonimizzati, immagini e video destinati a rimanere privati ritraenti condotte sessuali che coinvolgevano la ragazza, immagini delle quali avrebbe avuto il possesso esclusivo. I video sono stati poi pubblicati anche su un sito internet – accessibile liberamente dagli utenti – attraverso strumenti di pubblicità e canali informativi di comunicazione. Il provvedimento restrittivo – eseguito dalla locale squadra mobile e dal Centro operativo della sicurezza cibernetica Umbria in un comune del Perugino, è stato adottato a seguito delle reiterate denunce da parte della giovane vittima per numerosi sms anonimi di natura minacciosa ricevuti, dopo l’interruzione della relazione sentimentale con l’indagato. Il giovane si era dichiarato estraneo ai fatti, addebitandoli ad un presunto gruppo “criminale” interessato alle vicende sentimentali della coppia. A lui gli investigatori sono risaliti grazie a un lavoro certosino di analisi su materiale informatico che gli era già stato sequestrato dopo una perquisizione avvenuta mesi fa, arricchito dagli approfonditi accertamenti peritali e grazie al contributo di numerosi testimoni.