Ricci pronto a lasciare la Tesei ? Voci sul potente capo di gabinetto
Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. L’assunto potrebbe essere adattato anche ai leader politici: dietro un grande leader c’è sempre un grande staff fatto di consiglieri e collaboratori. La lungimiranza e la capacità di un politico si misura anche nella scelta dei collaboratori più stretti. Ad esempio cosa sarebbe stato Aldo Moro, nelle scelte di politica economica, senza le idee di Beniamino Andreatta e Silvio Berlusconi senza la capacità di mediazione e dialogo di Gianni Letta ? In Umbria, dal giorno dopo della vittoria del centrodestra in Regione (2019), Federico Ricci, un passato in Bps e successivamente amministratore delle farmacie comunali di Perugia e Terni, fu scelto dalla governatrice Tesei come suo Capo di Gabinetto. Un vero e proprio uomo di fiducia della presidente, l’uomo chiave di palazzo Donnini. In questi cinque anni Ricci è stato il punto di riferimento di tanti amministratori regionali e locali. Tutte le richieste inoltrate a palazzo Donini vengono, o venivano, lette da lui. Qualcuno lo ha definito “eminenza grigia” del palazzo, altri il più politico dei suoi predecessori. Presente a ogni incontro a cui partecipa la Tesei, inseparabile, ma nello stesso tempo bravo a restare nell’ombra quando le cose non lo convincono. Lo descrivono un pò “manovriere” e un pò “salottiere” ma riservato e leale. Spesso il suo valore sta nel non dire. “Ci resterà vent’anni nello stesso posto a palazzo Donini”, confessò un membro di giunta poco dopo il suo insediamento. Gli aggettivi su di lui sono stati tanti: “Eterno”, il più diffuso. Ora però c’è qualcosa di talmente clamoroso da risultare poco credibile. Il tam tam è insistente: Ricci sta per lasciare palazzo Donini. Il sospetto, così dicono, che Ricci e Tesei non mangeranno il Panettone insieme. Qualcosa di insanabile ? Non si sa. Per altri sarebbe un gioco delle parti. C’è però chi conferma l’uscita del superconsigliere anche nell’ipotesi di una riconferma della Tesei.