RISCHIO DI NAUFRAGIO PER IL NOSTRO TITANIC

L’Occidente come il Titanic in procinto di naufragare per l’impatto con l’iceberg della globalizzazione. A questa icastica metafora Vittorio E. Parsi ricorre per titolare il suo lavoro ” Titanic. Naufragio o cambio di rotta per l’ordine liberale”, recentemente pubblicato da Il Mulino, e  per mettere in guardia i rischi che sta correndo quello che lui chiama l’ “ordine liberale”,  garantito dal patto  tra democrazia e mercato, nel passaggio che sta compiendo, a causa della resa nei confronti della globalizzazione selvaggia, nell’ordine neoliberista a cui l’Occidente si è arreso. I pericoli sono evidenti nelle difficoltà che si incontrano nel far fronte alla crisi economica del 2008 ed a quella innescata dalla pandemia da covid-19, che pure ha trovato momenti di solidarietà tra popoli e nazioni. L’autore, docente alla Università Cattolica, ricorda che la democrazia, pur garantendo il libero mercato, aveva trovato dei correttivi nel welfare diffuso dell’ ” economia sociale di mercato” correggendo così e limitando le sperequazioni sociali del capitalismo. Ora però si è passati negli ultimi quaranta anni da un liberalismo inclusivo ad un capitalismo senza regole e quindi ad uno sfrenato neoliberismo, che ha finito per avvantaggiare i più ricchi a danno dei più poveri. Dei benefici della globalizzazione, ricorda Parsi, hanno beneficiato l’un per cento della popolazione più ricca, come dimostrano tutti i più seri studi sul problema. Questo è l’iceberg che può far naufragare il Titanic dell’Occidente, messo già in pericolo dalla politiche di Donald Trump, che ha reso ancor più distanti le due sponde dell’Atlantico ed ha fatto perdere agli Usa quella leadership, che invece aveva aiutato l’Occidente a riprendersi dopo la devastazione della seconda guerra mondiale. L’analisi di Parsi è molto documentata e penetrante anche per l’insorgere della pericolosa messa in discussione di quello chiama l’ “ordine liberale” da parte del populismo sovranista, che rischia di rimettere all’indietro le lancette della storia. Ed allora che fare per un cambio di rotta che eviti il naufragio? Occorre correre ai ripari con una politica che, riscoprendo il pluralismo dell’ordine internazionale, abbia l’obbiettivo di far prevalere la politica sul mercato, perché la ritirata dello stato dal “campo della protezione economico-sociale” mette in discussione la stessa nozione di cittadinanza. Infatti ” una cittadinanza politica che non contempli la solidarietà non può esistere”.  Sono molti gli spunti di riflessione e di discussione offerti da questo libro di Vittorio E. Parsi. Un libro che è stato scritto prima che esplodesse la crisi innescata dall’aggressione della Russia all’Ucraina altrimenti l’autore avrebbe dovuto aggiungere qualche altro minaccioso iceberg al temuto naufragio del Titanic di cui noi tutti siamo ospiti.

Il libraio

Vittorio Emanuele Parsi, “Titanic. Naufragio o cambio di rotta per l’ordine liberale”, Il Mulino, Bologna 2022,  pp. 358          Euro 24,00