SETTORI GIOVANILI: SPORT E NON SOLO
Pes/Svolgono un’attività dal valore sociale altissimo. Lo fanno, spesso, in mezzo ad infinite problematiche logistiche, strutturali ed anche e soprattutto economiche. La loro mission, più di ogni altra cosa, è far crescere i ragazzi insegnandogli i valori dello sport, quelli ‘decoubertiniani’, prima che quelli della vittoria. Il soggetto, o meglio, in questo caso, i “Soggetti” sono i dirigenti dei settori giovanili. È un mondo variegato, il loro, frutto in primo luogo di una passione genuina per una disciplina sportiva, non importa quale, dove loro stessi sono stati protagonisti o dove, magari, avrebbero voluto esserlo, senza però esserci riusciti. Ed ora sono comunque lì, non importa con quale storia o con quale ruolo, per dare il loro contributo alla “Società”, e non solo a quella sportiva.
Sono queste realtà sportive, centinaia e centinaia anche in Umbria, che regolano la vita post scolastica di migliaia di bambini e ragazzi. Gli insegnano lo sport e i suoi valori, attraverso figure tecniche quasi sempre selezionate con cura. E lo fanno, mettendoci spesso non solo il proprio lavoro, ma, sacrifici e passione.
I settori giovanili sono veri e propri “giardini sociali” dove, proprio come un i fiore, sbocciano nuove vite, nuove sensibilità e nuove intelligenze che, anche se non si sentirà parlare di loro dalla stampa sportiva, sapranno “giocare” comunque bene la loro partita nella società dei grandi.
E allora perché non riconoscere un vero e proprio ruolo sociale a chi organizza giornalmente le attività sportive ai ragazzi e per i ragazzi. Sono a tutti gli effetti realtà sociali che entrano a pieno titolo nell’ambito del Terzo Settore , perché possiedono ogni caratteristica di esso. Perché possono essere tranquillamente considerate: cooperative sociali, ma anche associazioni di promozione sociale, sono indubbiamente associazioni di volontariato, sicuramente non governative ed assolutamente Onlus.
E siccome per definizione le organizzazioni del Terzo settore “forniscono al benessere della società un contributo non inferiore, anche se di natura diversa, da quello di Stato e Mercato”, le Società sportive di settore giovanile ci rientrano in pieno. Ecco perché le Istituzioni, di ogni ordine e grado hanno il dovere, dopo accurate verifiche di un buon funzionamento e alta positività dell’azione sociale svolta, di prevedere adeguati “interventi” risorse per queste importanti realtà che coprono, con i loro servizi, un ruolo di primissimo ordine e di straordinaria responsabilità.