SPIEGARE IL BLOCCO DEI LAVORI SULLA PERUGIA-ANCONA” – SMACCHI (PD) INTERROGA ROMETTI
“Chiarire quali sono state le cause che hanno impedito il rispetto degli impegni assunti dalla società Quadrilatero sul riavvio dei cantieri del tratto umbro della Perugia – Ancona entro il mese di ottobre e quali siano le motivazioni che hanno spinto l’impresa Carena a fermare i lavori nel tratto di competenza Anas, con il conseguente blocco totale dei lavori sul tratto umbro della strada Perugia – Ancona”. Queste le richieste che il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) ha affidato ad una interrogazione a risposta immediata illustrata questa mattina in Consiglio regionale. Una interrogazione, ha spiegato Smacchi, che è “un grido di aiuto su quella strada che ormai è denominata la ‘strada maledetta’. So che la Giunta sta facendo degli sforzi immani per mettere insieme i pezzi ma vogliamo capire che cosa sta succedendo e quali prospettive abbiamo perché le popolazioni in quel tratto di territorio umbro sono all’estremo”. L’assessore Silvano Rometti, unendosi “al grido di dolore del consigliere Smacchi”, ha risposto spiegando che “la Quadrilatero, costituita per realizzare questi lavori, ha incontrato difficoltà con varie ditte: Btp e Impresa.
Quest’ultima, pure avendo chiesto un concordato in continuità non ha avuto dalle banche la possibilità di ristrutturare il debito, e quindi i lavori si sono bloccati. Da lì è partita la gestione commissariale: la commissaria Saitta si era impegnata a riaprire i cantieri a ottobre, confidando in risorse finanziarie che dovevano arrivare attraverso Anas e altre commesse pubbliche ma che non sono arrivate. Nei prossimi giorni – ha annunciato Rometti – verrà presentato un programma per la ripresa dell’attività che prevede il passaggio di proprietà di questo ramo d’azienda dalla società Impresa a un altro soggetto più affidabile. Rispetto a Carena: è una società impegnata anche nel settore delle costruzioni edili, quel settore è andato in crisi e ha trascinato in difficoltà finanziarie anche il ramo che segue le infrastrutture. Carena sta aspettando che venga concesso anche qui il concordato in continuità, speriamo che in questo caso la continuità si realizzi e che il cantiere (nei tratti di Pianello e Valfabbrica e di tratto Casa Castalda) possa comunque andare avanti. Sono vicende che purtroppo passano sopra la nostra testa”. Il consigliere Smacchi ha replicato auspicando che “a breve i nuovi vertici della società Quadrilatero vengano a presentarle al Consiglio regionale cronoprogramma e piano strutturale.
Per la Carena, la situazione è veramente difficile: la formula del concordato in continuità sta strozzando tutte le imprese umbre che in qualche modo hanno già dato i propri servizi e non sono state pagate e già provengono da un concordato, quello della società Btp. A tutto questo si è aggiunta la problematica della strada della Contessa: nel breve periodo bisognerà capire che fare di quel tratto di strada e magri inserire nel prossimo piano regionale dei trasporti un passaggio su come affrontare quella problematica, anche in virtù del progetto che la Fondazione ha messo a disposizione”.