Terremoto, persone in strada e paura a Foligno, attivato il Centro regionale Prociv. Il sindaco chiude le scuole
FOLIGNO – Grande paura e gente in strada a Foligno per la forte scossa di terremoto che ha colpito l’Umbria alle 3.36 del 24 agosto. L’evento ha interessato tutta l’Umbria e si è avvertito fortemente a Foligno, dove la mente è tornata subito al grave sisma del 1997. La scossa è stata lunga, circa 20 secondi, e le persone svegliate nel cuore della notte, proprio come il 27 settembre ’97, sono uscite da casa e si sono riversate in strada soprattutto in centro storico e nelle frazioni di montagna. La magnitudo è stata di 6.4 e cioè di intensità molto elevata, epicentro ad Accumi, in provincia di Rieti, ipocentro a soli 4,5 chilometri di profondità. Nella città della Quintana, dove c’è anche il Centro regionale di Protezione civile, sono stati immediatamente stati attivati i controlli e allertati gli uomini della Prociv. La notizia si è diffusa rapidamente sui social network. Numerose le telefonate ai vigili del fuoco, soprattutto per lo spavento. Una nuova scossa, più lieve, si è sentita alle 4.34 del 24 agosto. L’assessore folignate alla Protezione civile, Emiliano Belmonte, ha annunciato su Facebook di essere presso il comando della Polizia municipale di Foligno (foto) e di aver attivato il Coc e controlli in centro storico e nelle frazioni di montagna. Secondo una prima ricognizione, non ci sarebbero danni gravi.
Ilsindaco, Nando Mismetti, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado sul territorio comunale, aperte per corsi di recupero e altre attività. L’ordinanza è stata resa nota sui social, da operatori della municipale.