Trattativa riservata tra centrodestra umbro e Bandecchi ? Prove di riappacificazione in vista delle regionali: a Roma il negoziato

La strategia del centrodestra umbro, dopo le sconfitte di Terni e Perugia, è quella di allargare il bacino di voti per assicurare la riconferma della Tesei a Palazzo Donini. Anche con chi non ha la stessa visione ma è disponibile a lavorare insieme. Il negoziato è già iniziato, in silenzio e cercando di evitare spifferi. Per non perdere le prossime elezioni regionali il centrodestra è disponibile a trattare con chi, da tempo, gli sta dando parecchio filo da torcere. Il corteggiamento prevede tre protagonisti: un leader nazionale, un deputato ternano e il sindaco della seconda città dell’Umbria. Matteo Salvini in prima persona, Raffaele Nevi deputato di Forza Italia e Stefano Bandecchi, il vulcanico leader di Alternativa popolare. Secondo voci e dicerie che circolano intensamente nella Capitale, Bandecchi si sarebbe incontrato a Roma con Salvini per provare a trovare una intesa. Circostanza naturalmente non confermata in modo ufficiale. Ci sarebbe anche il consenso di Forza Italia, con Raffaele Nevi che si sarebbe riappacificato con Bandecchi. I due, in passato, erano molto legati per poi dividersi, con toni aspri, in occasione delle ultime elezioni comunali. Meno entusiasti sarebbero i dirigenti ternani di Fratelli d’Italia. I voti presi da Bandecchi alle ultime elezioni europee (9,8%) nella città di Terni fanno però molto comodo al centrodestra. Una sorta di teatrino politico dopo la candidatura di Bandecchi a presidente della Regione avvenuta quindici giorni fa ? In politica “mai dire mai”. La porta resta sempre semiaperta e Bandecchi è capace di stupire in ogni momento. Una scelta che troverebbe anche la governatrice Donatella Tesei d’accordo. Resta il giudizio non proprio cortese di Bandecchi sulla Tesei (8 luglio): “Una candidata improponibile che farebbe bene a dimettersi in modo che il centrodestra potesse avere anche la possibilità di candidare Bandecchi”. Una considerazione che escluderebbe ogni ipotesi di intesa. Il sindaco di Terni però ha aggiunto: ” noi non possiamo andare con la sinistra e non vogliamo che la sinistra vinca”. Lo stesso Bandecchi ha sottolineato che in questo momento in Umbria la politica è ” estremamente fluida”. Due considerazioni in sintonia con il negoziato in atto. C’è, infine, un’ultima considerazione che renderebbe plausibile l’accordo con il centrodestra. Appena dopo la sua elezione a sindaco di Terni, Bandecchi ha proposto un accordo ad alcuni sindaci di sinistra del Ternano (Narni, Arrone, Baschi) sul Servizio Idrico Integrato (Sii) e sulla Provincia. Accordo che sembrava fatto ma saltato all’ultimo per divisioni interne al principale partito del centrosinistra (Pd). Da allora le accuse più pesanti all’amministrazione comunale sono arrivate proprio dai due partiti principali (Pd e M5S): interrogazioni parlamentari, esposti, segnalazioni per violazioni della legge par condicio e altro. In questi dodici mesi tanta acqua è passata sotto i ponti e dopo tante contese potrebbe arrivare la schiarita con la ripresa dei contatti.