Il vescovo Piemontese: “L’emergenza economica va affrontata con coraggio”
TERNI – “So che molte sono le attese, riposte in questo evento e nella persona e ministero del nuovo vescovo. Negli ultimi tempi si sono dette troppe parole, non sempre di speranza e miranti ad una riflessione serena, chiarificatrice e rispettosa delle persone. Tale questione un po’ mi preoccupa, non so se saprò individuare e suggerire le giuste prospettive”. E’ questo uno dei passaggi più significati del saluto del vescovo Giuseppe Piemontese alla città di Terni, riferendosi alle polemiche dell’ultimo anno.
“Ho però la consapevolezza – ha aggiunto il vescovo – che tutti siamo chiamati dalla Provvidenza ad essere protagonisti, ‘lievito e sale’, in questo momento storico e in questo luogo particolare, avvolti da una coltre di criticità molteplici e sofferenze”
“Nella nostra Diocesi si aggiunge una ulteriore emergenza di natura economica e amministrativa – ha aggiunto il vescovo Piemontese – realtà grave di per sé, che forse è segno di un dissimulato malessere pastorale, che va affrontata con coraggio e spirito ecclesiale, senza indugiare all’infinito su inconcludenti sofismi sul passato e su proposte deresponsabilizzanti. E’ sul bene e sulle potenzialità, presenti in ognuno e nella comunità ecclesiale, che bisogna far leva per risolvere le situazioni critiche, poter rinnovare la missione e dedicare tutte le forze, di cui disponiamo, alla Nuova Evangelizzazione”.
Il vescovo Piemontese ha poi parlato del Papa Francesco «scegliendo il nome per il suo pontificato, ha voluto indicarci in Francesco d’Assisi un metodo e una via: la conformazione a Gesù Cristo, il Vangelo come programma, una vita semplice e povera, la fraternità gioiosa con ogni essere umano e creatura, specie con i poveri. Forse per ribadire questo programma ha voluto inviarvi un francescano come vescovo. Ricordando a me e a voi che vescovo delle anime nostre è Dio Padre, io mi sforzerò di richiamare con la mia presenza tale paternità, ‘nella misericordia e nella letizia’. Anzi, come il Padre San Francesco ha insegnato, cercherò di essere allo stesso tempo ‘padre e madre’ verso quanti il Signore porrà sul mio cammino».